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A cura di Marco Liberti

La musica che gira intorno...

A cura di Marco Liberti

Sanremo Story: 2004, C'è la Ventura e trionfa Masini

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La cinquantaquattresima edizione del Festival della Canzone Italiana si svolse dal 2 al 6 marzo 2004 dal Teatro Ariston di Sanremo. L'organizzazione è della Rai, la regia è di Stefano Vicario, la scenografia di Gaetano Castelli, l'orchestra è diretta da Leonardo De Amicis oltre ad altri dieci maestri. La direzione artistica, invece, è di Tony Renis che deve fare i conti con il boicottaggio delle major discografiche per l'organizzazione di questo Festival che, vista l'emergenza unisce big e giovani in un'unica categoria. Altra novità di quell'anno è il televoto popolare attraverso gli sms. Alla conduzione fa il suo debutto sanremese Simona Ventura, terza presentatrice donna dopo la Goggi nel  1986 e la Carrà nel  2001, affiancata da Gene Gnocchi, Paola Cortellesi e Maurizio Crozza. Il DopoFestival, invece, è affidato a Bruno Vespa e ad Alba Parietti. Tra gli ospiti della manifestazione vi sono: Dustin Hoffman, Roberto Bolle, Black Eyed Peas, Adriano Celentano e Gino Paoli che riceve, in questa occasione, il premio alla carriera. A vincere sarà Marco Masini, che torna alla musica nel migliore dei modi dopo un periodo buio dovuti alle malelingue ed alla vecchia casa discografica da cui si è liberato risultando così uno dei pochi grandi nomi presenti in questo Festival messo su, appunto, senza il sostegno delle major del mondo discografico italiano. Il brano che gli consente questo successo è "L'uomo volante" scritto con Giuseppe Dati e Goffredo Orlandi, che parla del sogno di un uomo di diventare padre e che vince anche il premio per il miglior testo insieme ad Omar Pedrini che si piazza quindicesimo con la sua "Lavoro inutile". Al secondo posto si piazza Mario Rosini con "Sei la vita mia" di Lino Patruno, Luigi Rana, Vanni Giorgilli, Annabella Leone e Claudio Noto mentre al terzo troviamo Linda, nome d'arte di Linda Valori con "Aria, sole, terra e mare" scritta con Luigi Bruti, Daniele De Santis e Marco Di Paolo. Il premio della critica va a Mario Venuti che si piazza decimo con "Crudele" scritta con Kaballà, pseudonimo di Giuseppe Rinaldi. Il premio per la miglior musica va a Bungaro, nome d'arte di Antonio Calò, con "Guardastelle" scritta con Giuseppe Romanelli e piazzatasi quinta e a Pacifico, nome d'arte di Luigi De Crescenzo, che arriva ventunesimo con "Solo un sogno". Il miglior arrangiamento è, invece, assegnato al maestro Leonardo De Amicis per il brano "Basterà" cantato dai DB Boulevard e Bill Wyman e scritto da Alessio Ventura, Rossano Palù e Dario Benedetti. Altri brani da ricordare sono: il sesto classificato "Quando l'aria mi sfiora" cantato da Massimo Modugno con i Gipsy King e scritto da Mogol e Gianni Bella; Il settimo "Generale Kamikaze" di Stefano Picchi; L'ottavo "Cuore" proposto da Morris Albert e Mietta e scritto da Sergio Dall'Ora e Simone Boffa; Il nono "Le ore piccole" di Neffa, ovvero Giovanni Pellino; l'undicesimo "Era bellissimo" dell'allora Dj Francesco, oggi semplicemente Francesco Facchinetti, e scritto con Stefano Lucato, Davide Primiceri e Alberto Rapetti; il quattordicesimo "E' la musica" proposto da Andrea Mingardi con The Blues Brothers Band e scritto con Maurizio Tirelli; il diciassettesimo "Nessuno consiglio" di Adriano Pappalardo e scritto con Roberto Scarpetta, Luca Chiaravalli e Giordano Moretti; il diciottesimo "Un angelo legato a un palo" cantato da Veruska, Veruska Pieroni all'anagrafe, e scritto da Mogol, Rosario Bella e Gianni Bella e il ventiduesimo "Ladro di te" di Piotta, ovvero Tommaso Zanello, e scritto con Emiliano Rubbi e Matteo Altomare. A completare il cast artistico ci sono: Paolo Meneguzzi, Simone Tomassini, Daniele Groff, Andrè, Danny Losito e Las Ketchup. Tra tante difficoltà e diversi esordienti ne esce comunque un buon Festival dal punto di vista musicale ma sicuramente deficitario in termini di ascolti vista la presenza di pochi veri big della musica italiana.  

 

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