La cantautrice romana Paola Turci torna con un nuovo lavoro discografico dal titolo "Le storie degli altri" che arriva a distanza di un anno dal precedente album "Giorni di rose". Il disco, che uscirà il prossimo mese di gennaio è stato anticipato dal singolo "Utopia". Questo brano scritto dal cantante dei Baustelle Francesco Bianconi esprime la libertà di pensiero e di ideologie rappresentando la povertà che traspare in certi contesti "intellettuali e snob" della società attuale. Nonostante il singolo scelto dalla cantante capitolina per presentare il suo lavoro affronti un tema importante ed è anche ben scritto ed interpretato a fare clamore, negli ultimi giorni, è stato un altro brano tratto da questo disco contro l'esercizio forzato del potere che è stato presentato in anteprima sul sito internet de "Il Fatto Quotidiano". "Devi andartene", scritta da Marcello Murru, si scaglia contro le dittature e contro tutte quelle forme che il potere si ostina ad assume a dispetto della democrazia e della volontà della gente comune portando alla distruzione di paesi e popoli con il singolo "Devi andartene" che, come spiegato dall'interprete: "Potrebbe parlare di Gheddafi, di Franco. E' rivolto anche all'Italia, ma Berlusconi non vorrei nominarlo neanche.Il tema della canzone è universale". Queste, quindi, le prime anticipazioni di un album che promette molto bene e che vede protagonista un'artista che soprattutto negli ultimi anni forse non ha ottenuto, in termini di visibilità e di appoggio mediatico, quanto avrebbe meritato. La sua cifra artistica è notevole e oltre a scrivere le sue canzoni, da brava interprete, si serve anche di autori capaci e raffinati per impreziosire il suo repertorio. Non mancano, inoltre, durante la sua carriera collaborazioni con artisti di primissimo livello come Riccardo Cocciante, Luca Carboni, Vasco Rossi, Carmen Consoli, Fiorella Mannoia e Max Gazzè. La Turci, inoltre, nel 2009 si è espressa anche nell'editoria pubblicando un romanzo dal titolo "Con te accanto", scritto a quattro mani con la giornalista Eugenia Romanelli. Nella sua lunga carriera, iniziata nel 1986, Paola Turci ha alternato momenti esaltanti ad altri particolarmenti bui legati anche al grave incidente automobilistico avvenuto a metà degli anni '90 in cui, oltre altro spavento, subì anche conseguenze fisiche riconducibili al viso che venne parzialmente sfiugato. Nonstante tutto, la Turci, non si è mai persa d'animo e nascondendo le ferite dietro una particolare acconciatura è tornata presto sul palco e ha ripreso la sua strada ritrovando il suo pubblico che non aveva mai perso e continuando ad incidere dischi pur non godendo di adeguata visibilità. Oggi l'artista si ripresenta con un lavoro del tutto inedito che si spera faccia parlare anche dopo la sua pubblicazione affichè non venga confermata l'ipotesi che il suo brano ed il suo nome siano serviti solo a strumentalizzazioni di carattere politico senza alcun riferimento alla valenza artistica.