Dopo tre anni da "Musa", Marina Rei, al secolo Restuccia torna sulla scena musicale con un nuovo album di inediti uscito ieri dal titolo "La conseguenza naturale dell'errore". Frutto di una collaborazione con diversi amici musicisti come Max Gazzè, Paolo Benvegnù, Cristina Donà, Pierpaolo Capovilla de Il Teatro degli Orrori, Riccardo Sinigallia e Roberto Angelini, il disco, vede anche la partecipazione dell'attore Valerio Mastandrea e del maestro Ennio Morricone. A lanciare il disco è "L'errore" brano scritto in collaborazione con Andrea Appino degli Zen Circus che parla di un amore finito e che è frutto della sofferenza che avvolge una persona nei momenti più duri della sua vita ma che, nello stesso tempo, favorisce la conoscenza della propria persona e della propria forza. Proprio da queste sofferenze, infatti, è possibile ritrovare quella luce e quella libertà che ci rende più consapevoli e più forti di prima. Amore e sofferenza sono i temi anche di "Nei fiori infranti" altro pezzo notevole dell'album scritto e cantato con Paolo Benvegnù. Sinigallia, invece, ha scritto per la Rei "Che male c'è" e dello stesso brano, il maestro Morricone, ne ha regalato una versione orchestrale. Tra i sette inediti presenti nel disco troviamo anche "Qui è dentro" dove la Rei affronta la tematiche delle carceri sovraffolate prendendo spunto da alcune lettere di detenuti arrivate a Radio Carcere e raccolte dal giornalista Riccardo Arena. "La cosa che mi ha colpito di più - ha commentato l'artista romana - è il fatto che i detenuti non chiedono uno sconto della pena ma solo di vivere la loro condizione in maniera dignitosa". Durante l'assenza dalle scene, Marina Rei, non ha smesso di fare musica e di scrivere canzoni come dimostrano i brani donati a colleghe come Giorgia e come Paola Turci. Tanti amici, quindi, che in un modo o nell'altro partecipano al grande ritorno sulla scena musicale di una raffinata interprete, nonchè ottima cantautrice, come Marina Rei.