Il nuovo "besto of" proposto da Enrico Ruggeri ed uscito oggi in tutti i negozi di musica con il titolo "Le canzoni ai testimoni" appare come una sorta di testamento artistico in l'artista milanese reinterpreta alcuni suoi pezzi storici attraverso la rilettura degli stessi da parte di diversi giovani talenti che Ruggeri ha scelto con cura riscontrando in questi delle potenzialità artistiche superiori alla media. Prospettando un futuro roseo per questi ragazzi, tra cui anche qualcuno praticamente semi sconosciuto, Ruggeri ha voluto duettare con loro sulle note che hanno accompagnato alcuni momenti topici della sua lunga e straordinaria carriera musicale. Una raccolta, quindi, diversa dalle altre che vuole rappresentare la volontà del cantautore di trasmettere il suo enorme repertorio ai giovani e, allo stesso modo, renderlo un bene comune per le future generazioni. Il titolo dell'album si rifà al lavoro discografico pubblicato dallo stesso Ruggeri nel 1988 che aveva per titolo "La parola ai testimoni" e ciò sottolinea l'aspetto autobiografico del disco. Il brano di lancio è una chicca e cioè "Tenax" che, in realtà, può apparire come un vero e proprio inedito poichè pur avendolo scritto nel 1982 per la voce di Diana Est, Ruggeri, non lo ha mai inciso personalmente. In questa occasione, il cantautore, l'ha cantata con l'ausilio de I Serpenti giovane gruppo emergente italiano. Le tracce scelte per questa composizione ripercorrono un po' tutto il percorso artistico di Enrico e, quindi, troviamo sia canzoni appartenente agli anni dell'esordio con i "Decibel" sia brani di recente pubblicazione. Tra le canzoni inserite in questa raccolta troviamo classici come "Il mare d'inverno", "Quello che le donne non dicono", "Contessa", "Mistero" ma anche brani meno famosi come "Pernod", "Tanti auguri", "Il lavaggio del cervello". A concludere la tracklist ci sono altre canzoni fondamentali del repertorio dell'artista come "Polvere", "Eroi solitari", "Quando sogno non ho età", "Prima del temporale", "Punk (prima di te)" e "Rien ne va plus". Fra gli artisti coivolti troviamo anche la compagna di vita di Ruggeri Andrea Mirò, all'anagrafe Roberta Mogliotti e tanti giovani talenti, alcuni di questi già noti, come L'Aura, Marta sui tubi, Bugo, Rezophonic, The fire, Vanilla Sky, Diego Mancino, Fluon, Dente, Africa Unite, Boosta e Linea 77. "Un disco che mi rende orgoglioso. Un gesto di amicizia - commenta Ruggeri - e ammirazione e tanti incontri che mi hanno arricchito umanamente e artisticamente. In genere - dice l'artista - questo tipo di tributo viene riservato ai musicisti... post mortem! Sono felice - conclude il cantautore - di essere anche questa volta in controtendenza e spero di rimanere in questa condizione il più a lungo possibile!". Non possiamo che non condividere quest'ultimo aspetto che Ruggeri sottolinea con la solita intelligente ironia al momento del lancio pubblicitario di questo nuovo lavoro. Nell'arco della sua carriera ha sempre dimostrato di essere un passo avanti rispetto a tanti colleghi ed anche in questo caso ha rispettato la sua natura. Auguriamo al Rouge, così è chiamato dai fan, il più positivo dei riscontri di critica e pubblico per questo disco aspettando con trepidazione il nuovo album di inediti.