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A cura di Marco Liberti

La musica che gira intorno...

A cura di Marco Liberti

"La vestaglia": Ranieri canta il tramonto della passione

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"La vestaglia" è una canzone molto particolare di  Massimo Ranieri che non rietra tra i cavalli di battaglia dell'artista napoletano e che dopo la presentazione al Festival di Sanremo del 1995, dove si classificò addirittura quindicesima, non ha avuto la giusta considerazione. Ovviamente è un brano che fa sempre parte delle scalette dei suoi concerti ed è uno dei più amati dal suo pubblico ma in quanto a pubblicità e passaggi radiofonici è stata, spesso, snobbata. La canzone, inserita nell'album "Ranieri" del 1995, è stata scritta da Marcello Marrocchi e Giampiero Artegiani e racconta la fine della passione in una coppia comune dopo tanti anni di convivenza. Il cambiamento della personalità e degli atteggiamenti che si hanno in pubblico rispetto a quelli che si hanno tra le mura domestiche, i ricordi di un passato che sembrano appartenere ad un'altra persona per la voglia di non credere che gli anni hanno portato a queste trasformazioni. La tenerezza e la gioia di vivere insieme che c'era in giovinezza è diventato ormai un aspetto passato ed ora rimane da accettare una convivenza fredda, quasi da estranei che riescono a mostrarsi uniti e felici solo in presenza di amici come se si recitasse un ruolo che finisce quando si rimane soli. L'insoddisfazione e la frustrazione porta il protagonista a non sopportare neanche più la sua voce oltre a tutti quei comportamenti ostili, a quell'aria sempre indignata ed alla consuetudine di contraddirlo in tutto per il solo gusto di gettare veleno nei suoi confronti. Il protagonista, talvolta, vorrebbe mostrarsi disposto ad una riconciliazione ma prima ancora di dichiararsi i comportamenti del partner fanno si che quella voglia rimanga sepolta nel suo cuore. Il gelo e la distanza in questa fase critica del rapporto viene espesso dagli autori con la metafora della vestaglia, ovvero, l'abito che tronca sul nascere ogni passione che prova ad affiorare instivamente vedendo la propria donna spogliarsi. Una femminilità nascosta che induce il protagonista a restarsene da solo e ad essere solo alla ricerca di un po' di pace che ritrova solo tuffandosi, con la mente, nei ricordi di un passato che non tornerà e che gli rimane in mano solo la cosapevolezza che quella donna che dormiva sul suo cuore è cambiata. Ma, tanto è stato l'amore provato per lei che, quelle sensazioni gli sono rimaste sulla pelle e, nonostante tutto, la fredda figura che oggi rappresenta la sua partner non intacca e non riesce ad offuscare il ricordo di quella ragazzina che portava con lui sotto le stelle.     

 

 

 


 
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