"L'immensità" è una delle canzoni che hanno fatto la storia della musica italiana ed è anche uno dei brani più rappresentativi della discografia del suo interprete ed autore principale e cioè Don Backy, Aldo Caponi all'anagrafe. Componente del Clan Celentano, Don Backy, dagli anni della nascita dello stesso gruppo discografico inizia a fare le prime apparizioni nel mondo della musica sia come interprete ma, soprattutto, come autore. Nel 1964, sulla musica di "Stand by me" scrive per Adriano Celentano "Pregherò" che sarà il primo grande successo della carriera di Caponi. Tra gli elementi del Clan, dopo lo stesso Celentano, Don Backy, è quello che si mette più in luce sul lato personale ma è ancora in cerca del colpo che gli potrebbe cambiare la carriera. Quella occasione arriva nel 1967 quando insieme a Giulio Rapetti, in arte Mogol e Detto Mariano scrive "L'immensità" e la presenta al Festival di Sanremo in coppia con Johnny Dorelli. Nella tragica edizione del Festival macchiata dal presunto suicidio di Luigi Tenco, la canzone, che rappresenta la speranza di non essere dimenticato dal Creatore e di ottenere anch'esso un po' d'amore pur riconoscendosi nullità dinnanzi all'immensità del cielo, si piazzerà solo nona ma sarà nei mesi successivi, come spesso accade, che il brano otterrà i giusti riconoscimenti sia dal pubblico che dalla critica. La canzone, infatti, viene rilanciata da Mina che la incide ridandole una nuova spinta sul mercato musicale. Il brano diventerà, poi, un classico della nostra musica e sarà oggetto di diverse cover di vari artisti come Rita Arnoldi, Milva, Francesco Renga, Negramaro, Sofia Rotaru che l'ha interpretata anche in lingua ucraina col titolo "Grey bird" e Monica Narajo che ne ha inciso una versione per il mercato spagnolo e sudamericano con il titolo "La inmensidad". Tra le altre cose, la versione ucraina, appare anche in un film intitolato "Chervona Ruta". Ma il brano fu ripreso anche dalla cinematografia italiana con il musicarello "L'immensità - La ragazza del Paip's" dove Don Backy ne è il protagonista ma compaiono anche Nicola Di Bari, Caterina Caselli, Patty Pravo, Riky Maiocchi e i Motowns. Ci sono anche delle somiglianze musicali legate a "L'immensità" ed in particolare si fa riferimento a "Un giorno ti dirò" di Gorni Kramer e a "I put a spell on you" brano degli anni '50 del bluesman Screamin' Jay Hawkins riportato al successo da Alan Prince Set nel 1966. Nonostante tutto, Don Backy, ha sempre difeso l'originalità del brano e, soprattutto, la propria predominanza in fase autoriale ridimensionando l'apporto degli altri elementi dicendo che: "Detto Mariano compare come firmatario delle mie canzoni, non essendo io per tutti gli anni '60, iscritto alla Siae come compositore ma solo nella categoria autori come paroliere". In ogni caso, Don Backy, ha poi dimostrato più volte le sue grandi capacità autoriali e non vi sono dubbi che "L'immensità" sia figlia della sua raffinatissima penna.