1.Franco lei è uno tra i più grandi batteristi italiani oltre che un ottimo autore. Ha iniziato la sua carriera con la band Showmen vincendo il Cantagiro nel 1968 e partecipando per la prima volta a Sanremo l'anno successivo dove poi ritornerà altre due volte nel 1991 e nel 2001 in qualità di autore per Eduardo De Crescenzo con "La musica va" e Peppino Di Capri con la delicata e raffinata "Pioverà". Come nasce il suo amore per la musica?E per la batteria?Cosa ricorda delle sue esperienze sanremesi?Conta di tornarci?
Innanzitutto non mi sento e non sono uno dei più grandi batteristi italiani, diciamo che ci metto l'anima quando suono e voglio sfatare anche il mito che sono nato con la musica nel sangue. Quando ero piccolo soffrivo di complessi d'inferiorità perché venivo da una famiglia onesta ma povera e, inoltre, non ero nemmeno un adone e tutto questo mi ha spinto a volere emergere in qualcosa per compensazione, così scelsi di suonare la batteria che poi piano piano mi è entrata nel sangue a mia insaputa. Stare a Sanremo è stata una bella esperienza ma sinceramente mi diverto di più a fare concerti. Per quanto riguarda il ritornarci...beh se capita perché no...
2.Dopo lo scioglimento degli Showmen, insieme all'amico collega James Senese, da vita a Napoli Centrale, un marchio storico per la musica napoletana che alle tematiche mediterranea dei testi unisce le sonorità blues, jazz e rock. Nasce così un nuovo movimento musicale e culturale riconosciuto come Neapolitan Power. Della band, per un certo periodo fa parte anche un giovanissimo Pino Daniele, prima della sua esplosione, in qualità di bassista. Come nasce questo progetto?Cosa ha rappresentato per lei Napoli Centrale?E per la cultura musicale del territorio?Che ci dice di quel ragazzo diventato poi un mito della nostra musica come Pino Daniele?
Il progetto Napoli Centrale è nato quando abbiamo iniziato a prendere coscienza delle nostre radici di gente del sud, della bellezza e della profondità della nostra cultura, la nostra lingua e la nostra musica ed allora abbiamo capito che dovevamo riappropiarci di tutto questo senza rinnegare quello che ci aveva insegnato il popolo afro-americano. Di Pino Daniele che dire...è un grande!
3.Chiusa la parentesi con la Napoli Centrale, lei, collabora con Gino Paoli registrando come batterista l'album "Ha tutte le carte in regola" del 1980. Qual è il suo pensiero su quella esperienza?Come nasce la collaborazione con Paoli?
Sono stato e lo sono tuttora un grande ammiratore di Gino e poi lui è anche una persona meravigliosa. La collaborazione è nata perché lui in quel periodo era un po' in crisi e aveva bisogni di avere accanto a se persone che lo amassero ed avessero gran voglia di fare ed io questo so fare.
4.Nel corso della sua carriera ha collaborato con tantissimi artisti come autore fra cui Lucio Dalla, Enzo Avitabile, Enzo Gragnaniello, Sal Da Vinci, Raiz, Tullio De Piscopo, Peppe Barra oltre a quelli già citati e tanti altri. Quale di queste le ha dato maggiori soddisfazioni?Con chi le piacerebbe collaborare in futuro?
Con tutti ho avuto grandi soddisfazioni e con tutti sarei disposto a fare altri viaggi musicali insieme.
5.Tra tutti i suoi brani qual è quello che ama di più?Quello, invece, che crede andrebbe rivalutato?Quale, infine, di un suo collega le sarebbe piaciuto scrivere?
Il brano che amo di più ancora debbo scriverlo ed anche quello da rivalutare ancora debbo scriverlo. Mi piace scrivere con chi gli fa piacere che io scriva per lui.
6.Chi nel suo ambiente può ritenere amico?Ha qualche sassolino nella scarpa di cui intende liberarsi?
Ho tanti amici ed i nemici, come ho scritto in una canzone, se li porta via il vento.
7.Chi sono i suoi miti musicali?Cosa ascolta oggi?Come valuta la situazione cantautorale italiana?E tra i batteristi chi apprezza di più?C'è qualcuno che indicherebbe come suo erede?
Più che miti li chiamerei grandi amori e sono infiniti: i grandi cantanti della musica soul, i grandi chansonier francesi, il benedetto rock inglese, insomma amo tutta la bella musica del pianeta. Ultimamente ho scoperto Mannino e mi affascina ma stiamo aspettando i nuovi Paoli, Conte, De André, Tenco...Riguardo ai batteristi sono infiniti.
8.Nel 2006 ha iniziato la sua nuova avventura con Sud Express pubblicando nel 2009 "L'ultimo apache" oltre che "Radice" con Enzo Gragnaniello nel 2011. Qual è la missione di questo nuovo progetto?
Non ho nessuna nuova missione da portare avanti ma soltanto di cercare di fare meglio di ieri.
9.Franco, la ringrazio per la disponibilità e augurandole sempre buona musica le chiedo, in conclusione, un saluto per tutti i lettori di "La musica che gira intorno...". Grazie
Ai lettori di "La musica che gira intorno..." auguro di scoprire sempre buona musica.
Franco Del Prete