"I dubbi dell'amore" è un brano lanciato da Fiorella Mannoia nel 1988 e pubblicato nell'album "Canzoni per parlare". Scritta da Enrico Ruggeri e Luigi Schiavone, la canzone, esprime le possibili evoluzioni di una relazione di coppia dinnanzi a scenari inaspettati e fallimentari per la loro storia. Ipotesi temute che non sono altro che ipotesi frutto dei dubbi che talvolta spuntano nei rapporti d'amore e che possono, se non controllati, determinare periodi di crisi nella coppia o, addirittura, la fine della relazione sentimentale. Il protagonista del brano, infatti, ipotizza, ad esempio, l'improvviso abbandono da parte del partner e prova a descrivere quella che potrebbe essere la sua reazione ed il suo futuro. Poi, l'autore, esamina un possibile scenario ove il quotidiano della vita di coppia è colpito dalla monotonia e dall'assenza di dialogo. In questa situazione, il protagonista, reagirebbe tirando in ballo la fantasia e cercando di variare sia l'ambiente che li circonda che il comportamento con piccoli accorgimenti che sarebbero utili ad innescare nuove sensazioni nella coppia. In ogni caso, l'uomo rassicura se stesso e la propria compagna sul loro futuro poichè anche il semplice dubbio che qualcosa possa rompere quella magia rappresenta una prova sincera del profondo amore che si prova. In fondo, tali ipotesi, sono solo frutto della paura di perdere, da un giorno all'altro, il proprio mondo che è rappresentato dalla persona che si ama. Un gran bel testo figlio della sensibile penna di uno dei più grandi cantautori italiani del nostro tempo ovvero Enrico Ruggeri. Lo stesso artista milanese pubblicherà la canzone nell'album "L'isola dei tesori" del 1999, dove Ruggeri incide diversi brani scritti per altri interpreti della scena musicale insieme a tre inediti. Il disco della Mannoia otterrà un buon riscontro dalle vendite e verrà pubblicato anche in Austria. Nel suddetto album vi sono ben quattro brani scritti da Ruggeri di cui due con la collaborazione di Riccardo Cocciante oltre a due brani scritti da Ron ed uno da Ivano Fossati. Un grande brano, quindi, che è possibile apprezzare in entrambe le versioni perchè sia la Mannoia che Ruggeri sono due interpreti eccezionali che riescono a personalizzare l'esecuzione grazie alle loro capacità interpretative e ai propri inconfondibili timbri vocali fornendo diverse prospettive emozionali e regalando differenti suggestioni a chi la ascolta.