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A cura di Marco Liberti

La musica che gira intorno...

A cura di Marco Liberti

"Caruso": Dalla lo dipinge in un capolavoro

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"Caruso": Dalla lo dipinge in un capolavoro

L'eclettico cantautore  Lucio Dalla nel 1986 pubblica un brano che entra da subito nella storia della musica italiana vendendo oltre nove milioni di copie in tutto il mondo ed inciso in diverse versioni da molteplici grandi artisti della discografia italiana ed estera. Il brano in questione è "Caruso" e proviene dall'album "DallAmeriCaruso". La canzone ricopre Dalla di una rinnovata popolarità e notorietà dopo un periodo di appannamento oltre a consacrarlo definitivamente in qualità di eccellente autore agli occhi della critica e del pubblico. La dedica al grande tenore napoletano Enrico Caruso morto nel 1921 dopo una vita di successi dovuti al suo straordinario talento riconosciuto in tutto il mondo nasce da una disavventura capitata allo stesso Dalla. Il caso ha voluto che l'artista bolognese soggiornasse, a causa di un guasto alla propria imbarcazione, nello stesso albergo della città di Napoli dove Caruso trascorse gli ultimi momenti della sua vita fino alla morte. I propietari dell'arbergo, quindi, raccontarono a Dalla gli ultimi attimi del tenore ed anche la sua passione verso una giovane allieva a cui dava lezioni di canto. Grazie a queste informazioni Lucio Dalla trovò l'ispirazione per scrivere questo capolavoro eterno. La fortuna spesso è nascosta dietro l'angolo e questa storia ne è una prova: se l'imbarcazione sulla quale viaggiava il cantautore non si fosse rotta "Caruso" non sarebbe mai stata scritta ed il mondo intero non avrebbe potuto emozionarsi ascoltando questo incantevole ritratto del tenore dipinto dalla penna di un ispiratissimo Lucio Dalla. Per fortuna tutto ciò e successo e sia Dalla che gli amanti della buona musica saranno sempre grati a quella barca che ha deciso di mollare proprio in quei luoghi. Il testo della canzone cita come luogo Sorrento dove, infatti, Caruso trascorse la sua convalescenza ma l'albergo dove morì e dove soggiornò Dalla è il Vesuvio di Napoli poichè il tenore si sarebbe dovuto recare a Roma per subire un ulteriore interevento chirurgico al polmone. Il tenore si spense a 48 anni per una pleurite infetta ma, fra le tante tesi, il figlio ipotizzò che tutto ebbe inizio da un colpo ricevuto da una colonna crollata da una scenografia durante un suo spettacolo circa un mese prima del decesso. Tornando al brano, Dalla, si cimenta nel ritornello anche nel dialetto napoletano e da quel momento il suo rapporto con la città e la cultura partenopea si intensifica sempre di più fino a definirsi un napoletano d'adozione pur non rinnegando mai le proprie origini bolognese. D'altro canto, per questo capolavoro dedicato a Caruso e per i suoi apprezzamenti per la storia di Napoli, anche la città campana ha sempre accolto a braccia aperte questo grande esponente della musica cantautoriale italiana.

 

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