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A cura di Marco Liberti

La musica che gira intorno...

A cura di Marco Liberti

Talenti Emergenti: SALVOEMME lancia "L'ordine delle cose"

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Talenti Emergenti: SALVOEMME lancia "L'ordine delle cose"

Da pochi giorni è disponibile su tutti i digital stores e piattaforme streaming "L'ordine delle cose" il primo album in studio realizzato dal cantautore Salvoemme, nome d'arte di Salvatore Messina. Il prodotto discografico composto da nove tracce tra cui due inediti ("Dieci anni in un giorno" e "L'armadio") rappresenta un po' il passaggio dalla gavetta e dai precedenti lavori strutturalmente più amatoriali al mondo della musica da major, non avendo, tra l'altro, e forse ancora per poco una major alle spalle. Intendiamoci, musicalmente parlando, anche nei lavori "fatti in casa", l'artista lasciava intravedere un talento fuori dal comune che aveva bisogno solo di tempo e della esperienza necessaria per esprimersi al meglio e rappresentare, da tutti i punti di vista, la sue capacità al pubblico nella maniera più consona. Certo la crescita non è finita: questa deve solo essere la prima tappa di nuovo percorso che Salvatore potrà affrontare con le armi adeguate. Con accanto la fedele collaborazione di "La Forge - Creative Chambers" di Roberto La Fauci, il giovane cantautore, ha riproposto in questo album - che da gennaio 2019 sarà disponibile anche in vinile grazie ad una campagna di crowdfunding -  sette brani già lanciati periodicamente in rete più due nuove canzoni. Tutti i brani sono stati composti da Messina sia per ciò che riguarda le musiche che per i testi eccetto uno degli inediti, "L'armadio", scritto a quattro mani con Roberto La Fauci. Come detto, quindi, ci troviamo difronte ad un prodotto professionale e curato nei minimi dettagli che fanno da cornice ad un pop autentico, originale, riflessivo, maturo pur arrivando da un ragazzo indipendente ancora in cerca del grande pubblico. Trovare il proprio spazio nella grande musica è sempre stato difficile ed oggi, con l'oceano delle rete, in cui ci si improvvisa artisti da un giorno all'altro con i mille artifici digitali, chi ha la stoffa deve lottare non poco e cercare di non demordere mai per ottenere la giusta attenzione che magari, altri, con meno sforzi e più santi in paradiso, senza né arte e né parte, ottengono non avendo meriti specifici. Questo ragazzo, come ce ne saranno altri ancora insabbiati, invece, merita la sua possibilità e difficilmente, chi avrà il coraggio di puntare su di lui, ne resterà deluso. Promuovere chi ha ancora qualcosa da dire, chi riesce ancora a scrivere canzoni, chi può definirsi prima autore che cantante è l'unica strada che ha la musica italiana per non far dimenticare la nostra grande cultura cantautoriale e tramandarla alle nuove generazioni affinché nascano i nuovi De André, Tenco, Guccini, Vecchioni e via dicendo. Tra rap e trap si sta perdendo il valore della scrittura, del pensiero, della poesia, della buona musica. Di belle voci ce ne sono tante ma lasciamole sotto le docce se poi non hanno niente da dire, da trasmettere, da stuzzicare l'intelletto e la riflessione. Va preferita di gran lunga una voce sporca, rude ed anche leggermente stonata ( senza uso di auto-tune e simili) purché dietro quel timbro ci sia un cuore ed un cervello. Nella musica di oggi, probabilmente, gente come Franco CalifanoFranco Battiato, ad esempio, non avrebbero trovato spazio ed avremmo perso, senza saperlo, alcune delle pagine più belle della nostra storia musicale. Non è il caso di Salvo, che come autore, naturalmente ancora non arriva a questi livelli, ma ha una voce pulita ed intonata così da soddisfare anche i media. Diamogli il tempo e la possibilità di coltivare la propria penna che già da oggi è molto più educata di quella di tanti pseudo artisti che riempono gli attuali palinsesti radiofonici e televisivi. Major, abbiate coraggio, aprite le porte ai nuovi cantautori prima che sia troppo tardi.         

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