"Tu si 'a vita mia" è uno degli inediti del cofanetto "Nino D'Angelo 6.0" ed è sicuramente da inserire tra le perle della recente discografia dell'artista napoletano. Il brano, arrangiato da Nuccio Tortora, però lascia un po' l'amaro in bocca per la durata del testo. Data la bellezza e la profondità del testo, quando lo stesso termina ed arriva la parte strumentale, viene naturale la voglia di essere ancora accarezzato dalle sue parole. Su di una base musicale curatissima e stilisticamente affascinante di quasi quattro minuti,infatti, il testo, anch'esso eccellente, non arriva ai due muniti lasciando un senso di incompleto. C'è da chiedersi solo il perché visto che ci troviamo davanti ad un pezzo che avrebbe tutte le caratteristiche per essere definito un capolavoro assoluto e per diventare un classico senza tempo. Un altro paio di strofe della stessa intensità avrebbero sicuramente rafforzato il messaggio e concesso all'artista di esprimere ancora meglio la profondità di questo testo. Invece, nonostante resti un capolavoro, il suddetto brano appare come un'opera lasciata a metà e ciò è un vero peccato. Parlando poi di un'artista come D'Angelo appare difficile pensare che gli sia mancata l'ispirazione per completare un testo nato per diventare un ennesimo punto saldo della sua discografia. Probabilmente si è trattata di una scelta artistica ma vi è anche l'ipotesi, essendo l'ultima traccia degli inediti, che per la pubblicazione imminente non vi sia stato il tempo materiale per fare di più. Magari un giorno avremo una risposta ma, per ora, vi consiglio di godervi comunque questa perla che, seppur monca, rimane un incredibile affresco di un vero artista che, nella maturità, ha trovato il suo apice autoriale ed espressivo. Per la cronaca, il brano, è dedicato alla musica, parte centrale della sua vita ed, in qualche modo, il suo più grande amore e con questo ennesimo atto di devozione l'artista ammette la sua naturale dipendenza verso quest'arte che gli ha dato tutto ed ancora oggi condiziona ogni attimo ed ogni pensiero della sua esistenza. C'è da dire, però, che D'Angelo ha sempre onorato al meglio questa dipendenza offrendo alla musica tutto se stesso per costruire una carriera ricca di successi e di emozioni e, soprattutto, non badando mai al commerciale, non cedendo mai alle leggi del mercato, non seguendo la massa ma, rimanendo sempre artisticamente ed umanamente coerente alla sua natura e al suo modo di concepire la musica. Si spera, inoltre, vista la poca disponibilità dei media nazionali a supportare tali prodotti poco inclini alla commercializzazione di massa, che "Tu si 'a vita mia" non faccia la fine di molti altri capolavori passati sotto silenzio e che, proprio in occasione di questo cofanetto, D'Angelo ne ha voluto rieditare alcuni nella sezione ironicamente intitolata "I miei più grandi insuccessi".