"Zingara" è un brano storico della musica italiana scritto da Enrico Riccardi e Luigi Albertelli. La canzone viene offerta dagli autori a Gianni Morandi che però rifiuta di interpretarla facendo la fortuna di Iva Zanicchi e Bobby Solo che la portano a Sanremo nel 1969 e vincono rispettivamente il loro secondo titolo sanremese. La Zanicchi, infatti, aveva già vinto nel 1967 con "Non pensare a me" mentre Bobby Solo, Roberto Satti all'anagrafe, si era aggiudicato l'edizione del 1965 con "Se piangi, se ridi". Nel caso di "Zingara" entrambe le esecuzioni incontreranno i favori del pubblico. La versione di Solo incisa in un 45 giri insieme a "Piccola ragazza triste" ottiene il primo posto in classifica per due settimane mentre quella della Zanicchi pubblicata insieme a "Io sogno" resterà, in pratica, nella storia della nostra musica diventando il cavallo di battaglia dell'artista. Nella versione di Solo, tra l'altro partecipa anche Gianni Morandi che, pur avendo rifiutato il brano, suona la chitarra nell'arrangiamento dell'amico collega. Questa vittoria sanremese porta la Zanicchi a rappresentare l'Italia all'Eurofestival di Madrid dove si piazzerà tredicesima con "Due grosse lacrime bianche" mentre Solo troverà altre strade per conquistare il mercato estero con, ad esempio, la verisione in tedesco del suddetto brano con il titolo "Zigeunermadchen". Il testo del brano parla di una donna che vive un amore non ricambiato e che chiede ad una zingara di leggere il destino di quell'amore nella sua mano. Un brano storico, quindi, che ha impreziosito la disocgrafia di due grandi nomi della musica popolare italiana e che ha rappresentato solo un mancato ulteriore successo per Gianni Morandi che non perderà occasione di stampare a lettere cubitali il suo nome nella storia della nostra musica con tantissimi altri brani destinati a rimanere nel tempo. Per come sono andate, infatti, le carriere di questi artisti questo rimarrà solo un episodio simpatico che non ha inciso in negativo sul percorso artistico di Morandi e che, invece, è stato importante sia per Bobby Solo ma soprattutto per la Zanicchi che ne ha fatto il suo più celebre biglietto da visita.