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A cura di Marco Liberti

La musica che gira intorno...

A cura di Marco Liberti

Intervista con... Dario Faini

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Intervista con... Dario Faini

1.Dario tu hai iniziato con la musica elettronica, prima da solista come Dario Dust e poi con la band Elettrodust fino ai Ki-Mono raccogliendo ottimi riconoscimenti ma hai trovato la tua identità, da una decina d'anni, come autore di musica leggera italiana scrivendo per diversi artisti. Come nasce la tua passione per la musica?E la svolta artistica dall'elettronica al pop?

Nasce con un po' di vinili, un pianoforte in casa e le prime lezioni di pianoforte. Ma sono gli artisti e le band che ho amato visceralmente, che hanno disegnato il mio immaginario artistico portandomi a fare questo mestiere. Aldilà di una laurea in psicologia ho sempre saputo che questo era il mio mestiere. Sono onnivoro in fatto di musica, classica, elettronica, soul, pop, folk amo tutto. Non a caso sto scrivendo nel pop e portando avanti un mio progetto neoclassico e un altro come produttore con la band nu folk dei La Rua.

2.In questi anni hai scritto brani per Cristiano De André, Irene Grandi, Francesco Renga, Marco Mengoni, Emma Marrone, Annalisa Scarrone, Marco Carta e tanti altri. Come sono nate queste collaborazioni?Quale ti ha dato maggiori soddifazioni?Che significa per un compositore di musica italiana lavorare con un De André?C'è qualcuno per il quale ti piacerebbe scrivere in futuro?

Ogni collaborazione mi ha insegnato qualcosa. Ho sempre vissuto ogni giornata in studio con l'idea di renderla speciale. Sempre. Quindi anche quella con De Andrè e Dori Ghezzi che era con noi in studio è stata magica soprattutto per l'ombra di Fabrizio che dai loro racconti e discorsi era sempre presente. Mi piacerebbe scrivere per Malika Ayane.

3.Tra tutti i brani che hai cantato e scritto qual è quello che ami di più?Quale, invece, quello che avrebbe meritato maggior fortuna?Quale, infine, di un tuo collega ti sarebbe piaciuto scrivere?

"Alice e il blu" di Annalisa avrebbe meritato sicuramente di più ma ogni volta su un brano ci sono mille variabili dall'arrangiamento, al periodo in cui escono, passando per la fase in cui un artiste vive, che influiscono sulla riuscita o meno. Ad esempio "Magnifico" di Fedez scritta con Casalino e Fedez stesso non avrei immaginato arrivasse a tanto successo. Dei miei collegni, mi avrebbe fatto piacere scrivere "Sono solo parole" scritta da Fabrizio Moro e cantata da Noemi.

4.Chi sono i tuoi miti musicali?Cosa ascolti oggi?Come valuti la situazione della nostra musica?

Miti di ieri più che di oggi. David Bowie, Sigur Ros, The Cure, Depache Mode, Jon Hopkins, Chemical Brothers. La musica di oggi vive una fase transitoria. Sembra che non ci siano sfumature di mezzo. Da una parte si sta internazionalizzando nel gusto e dall'altra rimane ancorata al passato. Lo step sarebbe unire le due cose.

5.Da autore chi sono stati i tuoi punti di riferimento?Qual è il tuo metodo di scrittura?

Ripeto ho ascoltato di tutto. Per l'Italia ho amato fortemente Baglioni nei suoi anni ottanta migliori, De Gregori, Carboni, De Andrè, è impossibile dirne alcuni. Mi appassiono di tutto. Metodi non ce ne sono. L'ispirazione arriva e ti sorprende.

6.Qual è il tuo pensiero sui talent show?Faresti da giudice?

Un nuovo modo per fare promozione e far conoscere un'interprete, un cantautore e da ora anche le band. Ora non farei da giudice.

7.Negli ultimi anni sei stato protagonista come autore di diverse canzoni del Festival di Sanremo. Cosa pensi di questa manifestazione?Conti di tornarci?C'è qualcosa che cambieresti nel regolamento?

Darei spazio ai giovani in maniera più evidente. Quest'anno ad esempio in tal senso un bel passo avanti Conti lo ha fatto. Conto di tornarci. Certo.

8.Ci racconti un aneddoto particolare vissuto con un protagonista della nostra musica?

Le session berlinesi con Francesco Renga le porto dentro col cuore. Francesco è un lavoratore e ha tanta energia e passione.

9.Cosa stai preparando ora?Hai brani nel cassetto?Quali saranno i prossimi progetti che ti vedranno protagonista?

Tanti brani nel cassetto e ad interpreti con cui non ho mai lavorato. Non vedo l'ora che escano.

10.Dario, ti ringrazio della disponibilità e augurandoti sempre buona musica ti chiedo, in conclusione, un saluto per tutti i lettori di "La musica che gira intorno...". Grazie.

Un saluto a tutti i lettori de "La musica che gira intorno...". Quindi... Buona Musica!

Dario Faini

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