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A cura di Marco Liberti

La musica che gira intorno...

A cura di Marco Liberti

"Cuore matto": L'evergreen in cui Little Tony non credeva

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"Cuore matto" è sicuramente il brano più rappresentativo e più noto di Little Tony. Antonio Ciacci, questo il vero nome dell'artista, infatti, presenta questo brano scritto da Armando Ambrosino e Totò Savio al Festival di Sanremo del 1967 in coppia con Mario Zelinotti dove si piazzerà solo decimo. La classifica sanremese, però, non preoccupa l'artista perchè solo l'anno prima al Cantagiro, con il suo primo grande successo "Riderà" non vinse, ma le vendite gli diedero comunque ragione con oltre il milione di copie. Stessa sorte toccherà a "Cuore matto" che rimase, attraverso il singolo che contiene anche il brano "Gente che mi parla di te", tra i primi posti delle vendite per nove settimane oltre ad aprire all'artista le porte del mercato estero. La canzone, inoltre, venne realizzata anche in spagnolo dal gruppo Los Catinos. Sempre nel '67, la canzone, viene incisa su di un singolo insieme a "Lungo la mia strada" dall'altro interprete sanremese del brano e cioè Mario Zelinotti ma non avrà la stessa fortuna. Ancora nel 1967, poi, per cavalcare l'onda del successo di Little Tony, viene realizzato anche un film basato sulla canzone, i cosidetti musicarelli, dal titolo "Cuore matto... matto da legare" diretto da Mario Amendola e con lo stesso Little Tony affiancato, tra gli altri, da Ferruccio Amendola tra gli interpreti. La canzone parla di un uomo innamorato ed abbandonato che non riesce a far capire al proprio cuore che quella donna tanto desiderata ama un'altra persona e non ha intezione di ritornare da lui. L'artista, quindi, mette avanti il cuore capace ancora di perdonare e ostinato ad inseguire ancora quell'amore anche perchè, la donna, non è mai stata in fondo tanto chiara sulle sue decisioni sentimentali. L'uomo, quindi, spinge la donna a dire la verità una volta per tutte e, forse, solo allora il suo cuore capirà e troverà la pace. Un testo originale che trova la sua miglior collocazione nello stile canoro ed interpretativo di Little Tony. Un rock popolare che strizza l'occhio all'America ed alle sue tendenze giovanili che stanno, in quegli anni, arrivando in Europa. "Riderà" e "Cuore matto" sono figlie proprio di quel movimento e Little Tony è sicuramente uno dei maggiori esponenti di quel nuovo modo di fare e di offrire la musica in Italia. Vestiti sgargianti, sorriso stampato e l'immancabile ciuffo alla Elvis saranno i suoi marchi di fabbrica per tutta la sua carriera e questi primi successi saranno i suoi cavalli di battaglia per tutta la vita. Antonio si spegnerà poi nel 2013 a causa di un tumore ai polmoni ma nei mesi della degenza non si è mai voluto mostrare pubblicamente in disordine affinchè venisse ricordato sempre al top così come ha fatto anche nella sua ultima esibizione due mesi prima del decesso nella trasmissione "I migliori anni" di Carlo Conti dove, tra l'altro, sempre in perfetta forma aveva cantato proprio "Riderà" e "Cuore matto" rivelando che, al momento dell'incisione di quest'ultima, era poco convinto del suo valore e la considerava una "canzoncina". Quella canzoncina ha fatto la sua storia e quella della musica italiana e le sue note saranno per sempre legate al nome di Little Tony.   

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