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A cura di Marco Liberti

La musica che gira intorno...

A cura di Marco Liberti

"Born to be Abramo": Una chicca firmata Elio e le Storie Tese

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"Born to be Abramo" è uno dei brani che meglio rappresenta l'essenza e lo spirito che da sempre contraddistingue la proposta musicale della band Elio e le Storie Tese. Gli "Elii", come vengono chiamati, fanno della anormalità, della creatività e dell'ironia le loro armi migliori e proprio attraverso queste caratteristiche, affiancate comunque ad una grande conoscenza del mondo musicale ed un ottima confidenza con gli strumenti, hanno conquistato un loro posto nella musica che conta. Il suddetto brano, dunque, è uno di quei pezzi dove è possibile riscontrare sia tanta fantasia ma anche una grande capacità strumentale oltre ad una genialità umoristica che nasce principalmente dal leader Elio, ovvero Stefano Belisari, che da Rocco Tanica, Sergio Conforti all'anagrafe, oltre che dagli altri componenti del gruppo. Stefano e Sergio sono un po' il nucleo della band e sono anche gli autori della maggior parte delle proposte del gruppo. "Born to be Abramo" viene pubblicato come singolo nel 1990 per poi essere ritirato dal mercato dopo pochi giorni. Il ritiro è dovuto al contenuto del brano e a delle mancate autorizzazioni. Il pezzo, infatti, non è altro che un collage di cover trasformate e riadattate in pieno stile della band milanese. A partire dall'intro che si rifa al brano "Triangolo" di Renato Zero, passando per "Resta cu'mme" di Domenico Modugno, "Born to be alive" di Patrick Hernandez a cui si rifà evidentemente anche il titolo, "You make me feel (Mighty real)" di Sylvester fino a due canti liturgici come "Resta con noi Signore la sera" di Domenico Machetta e "Esci dalla tua terra" di Gigi Cocquio. A far saltare tutto furono sia i coautori del brano di Patrick Hernandez a cui non erano stati chiesti i diritti ma, soprattutto, la copertina dell'album che recitava un ironico "Sveliatevi!", chiaro riferimento alla rivista "Svegliatevi!" distribuita dai Testimoni di Geoa. Fu, quindi, la Società Torre di Guardia, principale organo giuridico dei Testimoni di Genoa, a chiedere il ritiro dal mercato. Il brano, intervallato, da tratti recitati da un Rocco Tanica in versione sacerdote, fu poi riproposto in versione remix con il sottotitolo "Saturday Night Strage" nell'album "The los Sri Lanka Parakramabahu Brothers featuring Elio e le Storie Tese" sempre nel 1990 dove il duo dello Sri Lanka non era altro che una coppia di ragazzi addetti alla pulizia nel loro studio di registrazione. Anche in questo caso, anche se invertita, la copertina resta simile alla precedente ed anche in questa occasione vi è il ritiro dal mercato. Si deve, quindi, arrivare al 1997 per avere una pubblicazione ufficiale contenuta nella raccolta "Del meglio del nostro meglio vol.1" dove vi è anche la partecipazione dello stesso Hernandez, maggiore "vittima" del brano a partire dal titolo fino all'intera seconda parte del testo che rimane, in pratica, una totale parodia del suo "Born to be alive". In questa versione, però, non compaiono più gli intermezzi recitati di Rocco Tanica. Sempre del 1997 è anche il videoclip del brano dove partecipano simpaticamente diversi personaggi dello spettacolo oltre allo stesso Hernandez e cioè Fabrizio Frizzi, Guido Meda e la squadra di "Striscia la notizia" tra cui Enzo Iacchetti ed Alessia Mancini. Oltre a Patrick Hernandez che, partecipando alla nuova versione del brano ed al videoclip, si mostrò simpaticamente compiaciuto della cover degli Elii anche Gigi Cocquio, missionario italiano e autore di "Esci dalla tua terra", apprezzò la cosa mentre Dino Verde, alias Michele Bovi, autore del testo di "Resta cu'mme" si irritò dell'utilizzo ironico dei suoi versi e lamentò anche il fatto che la band non gli avesse chiesto il permesso rubando, in pratica, la sua composizione. In ogni caso, tra mille controversie, ritiri dal mercato, censure, mancate autorizzazioni e quant'altro, "Born to be Abramo" ha mantenuto nel tempo la sua sarcastica incisività rimanendo ancora oggi tra i brani più amati dal pubblico degli Elii oltre ad essere tra le canzoni più rappresentative della loro vastissima offerta musicale.      

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