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A cura di Marco Liberti

La musica che gira intorno...

A cura di Marco Liberti

"Ho voglia di innamorarmi": Baccini canta la ricerca di nuove emozioni

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"Ho voglia di innamorarmi" è uno dei successi più noti dal punto di vista commerciale di Francesco Baccini anche se è uno di quei pezzi darà il via ad una fase più intimista e riflessiva del cantautore genovese. L'artista, infatti, per l'album "Nudo" del 1993, che contiene il suddetto brano, tralascia un po' la goliardia che aveva segnato i suoi primi successi per un approccio più cantautorale ispirato ai suoi grandi maestri conterranei Fabrizio De André e Luigi Tenco, di cui è un po' l'erede artistico. Baccini, come sottolinea il titolo del disco, si mette a nudo e presenta la sua natura introversa e sensibile non escludendo però il solito sarcasmo e le sonorità blues che fanno parte dell'indole primitiva dell'uomo Francesco e dell'artista Baccini. In "Ho voglia di innamorarmi", Baccini, canta il desiderio di rimettersi in gioco e di ricercare nuove emozioni dalle tinte forti al fine di dare una scossa ad un quotidiano monotono e fin troppo tranquillo. L'autore, quindi, sio augura di tornare a preoccuparsi per amore, di dormire sulle scale, di riuscire ancora a soffrire come un cane per un'altra persona, di tornare a nascondersi tra le persone al suo passaggio senza trovare il coraggio di dire una sola parola per poi tornare a casa e poterla sognare ancora. Tutte immagini che rappresentano alcuni dei momenti più intensi e forse più complicati che possono succedersi in una vera storia d'amore che il protagonista è pronto a rivivere con intensità per riprovare quelle continue scosse emotive ed emozionali che provoca un sentimento profondo e sincero. Si nota, dunque, in questo testo la grande attitudine cantautoriale di Baccini a tratti un po' nascosta nelle sue produzioni più leggere. Questo cambio di rotta o il diverso impatto su di un pubblico abituato ad un Baccini diverso lo premia inizialmente per poi creagli non pochi problemi sia dal punto di vista commericale che discografico. Iniziano, infatti, alle soglie del 2000 internamente alla sua casa discografica i primi dissapori e la progressiva difficoltà che Baccini riscontrerà negli anni successi per la pubblicazioni di nuovi lavori. Fortunatamente la qualità ha sempre la meglio e l'artista troverà sempre il modo di riproporsi e di reinventarsi non perdendo mai il suo stile ed il suo carattere "ostinato e contrario", per citare uno dei suoi maestri. D'altro canto, un'artista dall'indiscusso talento autoriale, figlio di una grande scuola cantautoriale, che propone una linea musicale del tutto personale, originale e priva di banalità è sempre meglio preservarlo in un panorama italiano sempre più povero in tal senso.       

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