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A cura di Marco Liberti

La musica che gira intorno...

A cura di Marco Liberti

"La mia banda suona il rock": Fossati rinnega il suo evergreen

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"La mia banda suona il rock" è, forse, il brano più noto e sicuramente uno dei più quotati dal punto di vista commerciale di Ivano Fossati ma, forse proprio per questi motivi, è stato più volte rinnegato dallo stesso artista genovese. Il cantautore, che poi si farà conoscere al pubblico attraverso una cifra autoriale molto più profonda che lo porterà ad essere riconosciuto come uno dei più grandi autori della nostra cultura musicale, ha definito quel pezzo, divenuto in breve tempo un classico da karaoke e simili, un simpatico e divertente esperimento giovanile. Ovviamente, la stesura testuale di quel brano non ha molto del Fossati che oggi tutti conosciamo ma, allo stesso tempo, quella canzone fu fondamentale per lancio mediatico dell'artista reduce dall'esperienza con i Delirium, dai suoi primi album da solista e dai primi successi prettamente autoriali per Anna Oxa. "La mia banda suona il rock", quindi, ha permesso a Fossati una notorietà popolare che è servita a fare apprezzare, seppur in minima parte, le sue grandi capacità da musicista ed anche da autore. Infatti, anche se commercialmente forte, quel brano, non aveva per niente un testo banale. A differenza dei "successi" di massa attuale, infatti, "La mia banda suona il rock", possedeva una netta matrice autoriale oltre ad una originalità del vocabolario e delle sonorità difficilmente riscontrabili nelle canzonette usa e getta dei nostri tempi. Inciso nell'omonimo album del 1979, il brano, intende palesare la forza della musica e la sua capacità di abbattare frontiere e pregiudizi. Un messaggio simile a quelli che poi saranno riportati in veri capolavori del suo repertorio come "La musica che gira intorno" e "Panama". Il rock latineggiante, espresso con musicisti americani per il brano registrato a Miami offre, secondo l'autore, con tutti suoi limiti, sempre voglia di vivere e di ballare. Una miscela coinvolgente, quindi, dove tra i tanti temi si parla anche della voglia di arrivare dei giovani artisti disposti a tutto pur di essere considerati ed è, forse, proprio questo il tacito ed incoscio obiettivo di questo progetto. Fossati, infatti, pur sfiorando la top ten con questo brano al suo lancio e nonostante sia diventato un vero è proprio evergreen della sua lunga carriera non l'ha mai considerato tra i suoi migliori brani estromettendolo sistematicamente dalle sue raccolte di successi e dai dischi live. Seppur ripudiato dall'autore, comunque, il brano non ha mai visto l'oblio ed è da impaginare tra i maggiori successi della musica italiana di tutti i tempi. A certificare ciò vi sono anche le tante cover di cui la canzone è stata protagonista nel corso degli anni sia in italiano che in spagnolo. L'ultima, in ordine di tempo, è stata realizzata da Laura Pausini per il suo album "Io canto" del 2006. Un successo senza tempo che non rappresenterà l'immenso autore che dimostrerà di essere Fossati negli anni successivi ma che sicuramente ha influito in maniera importante nella sua carriera e nella storia della musica italiana e non anche se non pare sia servito a far capire agli addetti ai lavori che non per forza un brano commerciale debba essere sinonimo di banalità. La qualità, alla fine, paga sempre anche e rimane nel tempo a differenza del sole-cuore-amore che lascia il tempo che trova.    

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