"Ciucculatina d''a ferrovia" è uno dei capolavori nascosti di Nino D'Angelo, uno di quei brani che non hanno goduto della giusta promozione e che, essendo, come sempre per D'Angelo, in dialetto napoletano, non ha potuto ottenere l'adeguata considerazione in ambito nazionale. Si sta parlando di un vero capolavoro che tra i fans di D'Angelo rimane uno dei pezzi storici dell'artista ed anche lo stesso autore lo ritiene uno di quei brani fondamentali per la sua crescita e per la sua piena maturazione artistica. Un brano come se ne scrivono pochi in una intera carriera e che non sempre il riscontro commericale premia a dovere. Incisa nell'album "Tiempo" del 1993 ed arrangiata da Peppe Narretti, il brano parla di una giovane ragazza dall'adolescenza difficile che sopravvivve di espedienti in quel micromondo rappresentato dalla ferrovia, la stazione centrale di Napoli, dove lo stesso Nino, prima di diventare ciò che conosciamo, è stato per un tempo venditore di gelati. In qualche modo, anche se la protagonista del brano è una donna, Nino ripercorre in lacrime e poesia alcuni anni difficili della sua stessa vita conoscendo a fondo le sensazioni che si provono e le umiliazioni che si è costretti a subire in quel contesto privo di digità e di calore umano. Tra la vendita abusiva di sigarette di contrabbando, carezze rubate da cento mani sconosciute, il rimpianto di una adolescenza mai realmente vissuta, "ciucculatina" che non ha mai conosciuto giocattoli, scuola, sogni, amore, si lascia mangiare dall'oscurità di quel mondo che ha imparato a conoscere a poco più di vent'anni. La sua nascita è dovuta ad uno sbaglio e nel freddo di quelle notti lei si ritrova ad accettare quel destino, davanti ad una bancarella, "scugnizza" e "santarella" allo stesso tempo. Un brano bellissimo, quindi, che forse convince definitamente anche lo stesso Nino delle proprie capacità autoriali permettandogli di passare, anno dopo anno, ad un repertorio sempre più profondo e qualitativo consegnandoci ai giorni nostri uno, se non il più grande, cantautore della attuale musica napoletana.