"Certe notti" è uno dei successi più amati di Luciano Ligabue. Inciso nell'album "Buon compleanno Elvis" del 1995, il brano, scritto dallo stesso artista emiliano era nato come una sfida. Ligabue, infatti, voleva riuscire a scrivere una canzone con tutti gli accordi in tonalità di mi ed alla fine, sostituendo solo al re# semidiminuito il re naturale per evitare una marcata dissonanza, riesce nell'intento regalando al pubblico italiano una perla a cui, lo stesso cantautore, ha amesso di essere eternamente grato. Il grande successo di questo brano, dunque, arriva un po' inaspettato per Ligabue che, in realtà, non lo aveva nemmeno scelto come singolo di lancio dell'album. Avendo, infatti, sempre optato per il lancio degli album per brani veloci e movimentati "Certe notti" non rientrava tra le possibili ipotesi ma fu stesso la casa discografica, dopo averlo ascoltato, a sentenziare: "...ovviamente la canzone è quella lì". Il testo, che svela anche la capacità autoriale del rocker emiliano, parla del modo di intendere e di vivere la notte da parte dell'autore tra sensazioni e emozioni contrastanti che si alternano, come nella vita di tutti i giorni, in ogni differente nottata della vita di ognuno di noi. Ovviamente, in tal modo, Ligabue rappresenta un po' le notti di tutti i giovani dell'epoca che poi non risultano molto diverse da quelle di oggi. Tra notti balorde e quelle di massima e fasulla esaltazione si susseguono attimi di euforia, momenti di solitudine, compagnie femminili più o meno sincere, concludendo ogni volta con il solito e rassicurante appuntamento da "Mario" che, in qualche modo, ha lo stesso ruolo e valore del celebre "Roxy Bar" citato da Vasco Rossi in "Vita spericolata", canzone molto vicina concettualmente a "Certe notti". Il brano uscì e, arricchito dal videoclip diretto da Giuseppe Capotondi, la scelta risultò corretta al punto che il brano si aggiudicò la Targa Tenco nel 1996 come "Miglior canzone dell'anno" oltre ad essere votato dai lettori della rivista musicale "Tutto" come "Miglior canzone degli anni '90". Anche il disco, grazie alla forza del singolo e di altri brani che faranno la fortuna dell'artista, conquista pubblico e critica arrivando a vendere oltre 1.200.000 copie ottenendo il disco di platino europeo IFPI e vincendo tre premi al "Premio Italiano della Musica PIM" consacrando definitamente Ligabue nella musica che conta. Proprio il disco "Buon compleanno Elvis" è ritenuto dalla maggior parte degli appassionati il punto più alto della storia musicale di Luciano Ligabue. Quel 1995, quindi, risulta un anno fondamentale per l'artista che ottiene quella visibilità e credibilità nell'ambiente discografico che gli permetterà di arrivare lontano. Solo due anni dopo, qualcuno di molto importante, ovvero Fabrizio De André, dopo aver assistito ad uno suo concerto in un gremito stadio San Siro di Milano dichiarò: "Non ho mai visto un musicista comunicare col pubblico come sa fare Luciano" e per un giovane artista italiano non ci poteva essere riconoscimento più gratificante dell'apprezzamento da parte del padre di tutti i cantautori italiani. Una dichiarazione che pone l'accento soprattutto sulla capacità di trascinatore di massa di Luciano che risulta ancora oggi tra le virtù più spiccate dell'artista anche se, in diversi casi, come proprio in "Certe notti", Liga ha dimostrato la sua spiccata matrice cantautoriale confezionando brani che vanno oltre al solo aspetto commerciale e mediatico che gli hanno permesso di ottenere con giusta causa una carriera gratificante e ricca di soddisfazioni che, ancora oggi, non tende a scemare.