Yato, Stefano Mazzei all'anagrafe, è un giovane cantautore italiano che sta ottenendo sempre più consensi dal mondo del web e che sta cercando di imporsi, con progetti innovativi e sperimentali, in una realtà discografica sempre più difficile per chio cerca di emergere senza avere la possibilità, la fortuna o, talvolta, la volontà di partecipare ad un talent show, strada che oggi appare, in modo sbagliato, l'unica opportunità per ottenere credito dall'industria discografica e attenzione dal mondo mediatico. A questi ragazzi non resta, quindi, che affidarsi al web e ai live per ottenere con sacrifici e tanta pazienza quella visibilità che, in molti casi, meriterebbero. Uno di questi casi è proprio Yato, che dopo alcune esperienza di crescita, è partito da poco con questo progetto proponendo un alternative-pop molto particolare che riesce a dare una identità precisa e riconoscibile a questo giovane artista. Perseguire l'unicità, infatti, è un obiettivo primario per chi vuole emergere sfruttando il web vista la vastissima concorrenza che esiste in questo canale libero e senza limitazioni come quelle proposte dalla maggior parte dei network televisivi e radiofonici. Un po' come le radio libere di un tempo, la rete, è l'unica possibilità di far sentire la propria voce e la propria arte per chi non ha santi in paradiso per essere sorretto da una forte e, spesso, ingiustificata onda mediatica. Il progetto Yato è partito con un cortometraggio "Città Aperta in un Mondo Corrotto" in cui 10 ragazzi raccontano i propri luoghi, nella città di Firenze, attreverso ricordi, pensieri e sensazioni senza alcuna sceneggiatura. Dopo questa apertura cinematografica, Yato, a poi annunciato la partenza del progetto musicale che vedrà nei prossimi mesi la pubblicazione del suo primo Ep con il lancio del singolo "Agli illusionisti del mondo". Il brano è suddiviso in due parti: la prima, più intima, che vede un ragazzo in continuo spostamento che diventa illusionista e porta con sè la sua pietra, simbolo della sua generazione e la seconda che vede il risveglio del protagonista nel mondo reale in una atmosfera tanto ironica quanto malinconica. Il video del singolo, ispirato al cinema chapliniano, è stato diretto Lorenzo Pecchioni. Nel progetto Yato, oltre alla musicalità, in cui si notano aperture alla dance music, al rock ed alla musica elettirica del Nord Europa mista all'evidente e marcato sapore mediterraneo, si evidenzia un'attenzione particolare al testo, chiaro influsso della grande cultura cantautorale italiana che si va innovando nelle varie sperimentazioni sonore ma che resta sempre un valore basico e fondamentale per dare sostanza ad un progetto artistico. Yato, quindi, riesce a fondere nuove sonorità con origini anche extraterriitoriali e tradizione cantautorale prettamente italica ottenendo un risultato originale e davvero molto interessante. Nell'apatia che spesso ci presenta l'attuale discografia italiana, Yato, è sicuramente un progetto da monitorare.