E' il 2004 e, Marco Masini, dopo i brutti episodi legati ad una ignobile etichetta da "iettatore" che lo avevano portato a lasciare il mondo della musica, ha voglia di tornare in grande stile per rispondere, a suo modo, a chi voleva la sua scomparsa artistica e per chiudere definitivamente tutta questa situazione attraverso un nuovo percorso musicale. La porta principale per rientrare nell'industria musicale italiana è sicuramente il Festival di Sanremo e Marco decide di parteciparvi. Tra l'altro, proprio in seguito a quei problemi, Marco aveva abbandonato le major discografiche che, quell'anno, decisero di boicottare il Festival condotto da Simona Ventura. Così, Marco mostrò ancor di più tutto il suo coraggio e la sua grande forza di rimettersi in gioco gareggiando, per lo più, con giovani artisti esordienti. Il brano con cui si presenta è "L'uomo volante" scritto da Masini insieme a Goffredo Orlandi e Giuseppe Dati e parla desiderio di un padre di regalare un mondo migliore al proprio figlio. Il riscontro del pubblico e della critica è immediato e Marco risulta primo in classifica fin dalla prima serata, giungendo alla vittoria finale senza probelmi. La gioia è immensa e verrà protratta in un disco, "Masini", ed in un emozionante tour che sancirà il suo ritorno alla musica nella maniera migliore. Marco aveva sconfitto quegli imbecilli con l'arte della sua musica e con la forza di un pubblico che non lo ha mai abbandonato. In questa storia, tra l'altro, c'è anche un risvolto molto simpatico che ci ha raccontato il suo manager Marco Poggioni in una recente intervista esclusiva realizzata per questo blog. Poggioni, infatti, era certo di quella vittoria al punto di chiedere a Marco, in tempi non sospetti, di scommettere il trofeo sanremese. Masini, dal canto suo, non pensava di vincere e accettò la scommessa. Sappiamo come è andata a finire e, dopo 30 giorni in cui il trofeo venne tenuto a casa da Masini per le foto di rito, la celebre palma è oggi custodita da dieci anni in una teca nella sede della "Joe & Joe" etichetta discografica di Poggioni che è, a tutti gli effetti, proprietario della stessa. Una simpatica beffa, quindi, ben accettata da Masini visti gli effetti che quel premio ha avuto per il suo ritorno in musica.