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A cura di Marco Liberti

La musica che gira intorno...

A cura di Marco Liberti

"Malinconoia": Masini canta il disagio giovanile degli anni '90

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"Malinconoia" è un brano di  Marco Masini del 1991 e pubblicato nell'omonimo secondo album del cantautore toscano. Scritta in collaborazione con il suo maestro e produttore  Giancarlo Bigazzi, "Malinconoia" è un nuovo termine coniato dagli autori e formato dalle parole malinconia e paranoia. Con questa nuova parola Masini rinnova l'idioma italico entrando addirittura a far parte del "Vocabolario della Lingua Italiana" di Giacomo Devoto e Gian Carlo Oli. Con questo termine, gli autori, vogliono rappresentare quel disagio giovanile, molto forte e sentito negli anni '90, che si esprimeva con quella voglia di andar via, scappare dalla propria realtà in cui non ci si sentiva realizzati. Una inoddisfazione che trovava il suo sbocco nella vita notturna, tra musica, alcool e droghe che rappresentavano un illusorio e provvisorio rimedio a propri dubbi esistenziali ed alle loro problematiche quotidiane. Nella canzone, Masini, esprime la consapevolezza che la vita non è questa e, quindi, che non può essere vissuta cercando una dimensione nella falsa realtà nella notte di un venerdì dove tutto sembra essere concesso per poi svegliarsi al mattino con la stessa noia e la stessa inquietudine che penetra nel proprio essere. Una ricerca assurda della felicità che spesso avviene cercando quello che già si ha ma non si possiede la capacità e l'esperienza, data l'età, di rendersi conto di ciò vivendo constantemente una guerra con la propria insoddisfazione. Un brano, quindi, profondo che, come tutto il repertorio di Masini dei primi anni di carriera, ha colto quel disagio giovanile presente in quegli anni assumendo un ruolo di portavoce e di amplificatore per tutta una generazione di ragazzi che nelle sue canzoni ha trovato la propria vita e grazie alle stesse ha trovato il modo di reagire condividendo le proprie paure ed i propri sentimenti con i propri coetanei che vivevano la medesima situazione ma che, forse, prima dell'avvento di Masini, non trovavano il coraggio e le parole per esprimere al meglio e combattere la propria condizione personale e sociale in un epoca in cui certi discorsi apparivano quasi un tabù. Il grande riscontro avuto da Masini si conferma anche dalle vendite del disco che arrivano ad oltre 1.200.000 copie, oltre a vincere, proprio nella sezione album, il Festivalbar nell'estate del 1991. Quella realtà cantata con rabbia e poesia ha reso Masini uno dei veri grandi artisti del nostro tempo e, questo ulteriore successo, è solo l'ennesima prova della sua immensa grandezza.

 

 

 


 

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