Dopo le polemiche nate sul cast artistico del prossimo Festival di Sanremo è stata annunciata la presenza sul palco dell'Ariston di alcune vecchie glorie della nostra musica che partciparanno, in qualità di ospiti, nelle prime tre serate della manifestazione. In particolare, il martedì vedrà come protagonista Toto Cutugno, il mercoledì i Ricchi e Poveri ed il giovedi sarà la volta di Albano Carrisi. Proprio la presenza di Albano ha fatto nascere un dubbio sull'iniziativa. Nei giorni precedenti, infatti, l'artista pugliese era tra i più citati tra i nomi degli esclusi dalla commissione del Fesival. A questo punto i casi sono due: o queste voci erano infondate o Albano aveva realmente presentato una candidatura non essendo a conoscenza della sua presenza come ospite, idea nata probabilmente successivamente. Sarebbe, secondo tale ipotesi, una sorta di passo indietro degli organizzatori del Festival dopo le tante critiche piovute sulla kermesse per il cast dei cantanti in gara ove non figura alcun elemento della vecchia guardia. Se questa visione fosse confermata questa iniziativa, non sarebbe come detto, una celebrazione della storia della musica nazional-popolare italiana ma solo un contentino per chi è rimasto deluso da una formazione acerba e priva di grandi nomi. Un altro aspetto che fa pendere l'ago della bilancia sulla ipotesi del ripensamento è che la serata delle celebrazione era già prevista e sarà fatta il venerdì con il possibile coinvolgimento alla conduzione di Renato Zero. Quindi, le partecipazione dei suddetti artisti avrebbero potuto benissimamente essere inserite in quell'occasione. Tutto ciò, dunque, conferma l'idea di un contentino dato al pubblico meno giovane e più legato ad artisti che hanno una lunga storia nella nostra musica. Gli artisti scelti, probabilmente, figuravano tra gli esclusi della gara ed è stata trovata una soluzione alternativa per ammorbidire le critiche. Verosimilmente la cosa sarà andata proprio così ed, invece, la si fa passare come un modo per non dimenticare il nostro passato musicale e, allo stesso modo, guardare verso il futuro ma, evidentemente, sarebbe stato più giusto riservare qualche posto in gara a qualche nome importante per dare un reale segnale di rispetto e di riconoscenza verso chi quel palco e quel Festval lo ha reso ciò che, nonostante tutto, ancora oggi rappresenta.
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