"Questo piccolo grande amore" è il primo grande successo di Claudio Baglioni ed arriva nell'omonimo album del 1972 dopo due dischi non molto fortunati per l'artista. Il disco è in realtà un concept album, ovvero, una serie di canzoni che seguono un preciso disegno e che raccontano una unica storia in diversi momenti. Per tale motivo, molti brani riprendono le sonorità delle canzoni che le precedono nel disco che, inizialmente, prevedeva un doppio album con molte più canzoni poi eliminate. Nonostante il taglio, l'album, supera comunque a livello di tempo, gli standard dell'epoca durando oltre cinquanta minuti. Un esperimento vero e proprio, quindi, che grazie al successo del singolo diventerà un album storico per la musica italiana. Il singolo, lanciato prima insime a "Caro padrone" e dopo poco ritirato dal mercato e sostituito con un nuovo 45 giri che vedeva sul lato B "Porta Portese", arrivò a vendere oltre 900 mila copie e lo stesso album ottenne un grande successo restando nelle classifiche di vendite per svariate settimane. Il brano, invece, considerando tutti i dischi in cui è presente in tutte le versioni possibili, è ritenuto il più venduto in assoluto nella storia della discografia italiana. La canzone, arrangiata da Tony Mimms, rappresentò la vera consacrazione artistica di Baglioni come cantautore romantico in un'epoca dove era più usuale per i cantatuori dedicarsi a temi sociali che a questioni sentimentali. Quello di Baglioni, quindi, fu successo che superò ogni tipo di barriera e che gli diede quella visibilità che mertitava per dar luce al suo talento e continuare in una carriera che gli riserverà ancora tante soddisfazioni. Nel 1985, inoltre, Baglioni venne invitato al 35° Festival di Sanremo per ricevere il premio popolare vinto a Fantastico che decretò la suddetta come "Canzone del secolo". In quell'occasione, tra l'altro, Baglioni fu l'unico artista, considerando anche quelli in gara, a fare a meno del playback ed a realizzare, quindi, la sua performance dal vivo. Ancora oggi, nonostante la tanta strada fatta ed i tanti successi ottenuti, Baglioni ha sempre un occhio di riguardo per quel suo primo successo che rimane, in ogni caso, ancora uno dei suoi cavalli di battaglia più amati dal pubblico. Il brano che parla di un sentimento forte tra due giovani amanti e del loro primo approccio al sesso ed è dedicata alla sua ex moglie Paola Massari sposata nel 1973 fino al divorzio avvenuto nel 2008 dopo già 14 anni di separazione, non è stato immune da polemiche, infatti, oltre alla causa per presunto plagio intentata da Ricky Gianco e poi vinta da Balgioni, la canzone fu anche oggetto di censura per la strofa: "...la paura e la voglia di essere nudi..." divenne: "...la paura e la voglia di essere soli..." e per l'altra: "...mani sempre più ansiose di cose proibite..." che divenne: "...mani sempre più ansiose, le scarpe bagnate..." però mantenute nel disco nella versione originale. Nel 2009, l'intero album, fu oggetto anche di un film del regista Riccardo Donna che porta lo stesso titolo del brano e che ripercorre sul set le varie tappe della storia cantata da Baglioni. Come ogni grande successo anche "Questo piccolo grande amore" è stato protagonista di diverse cover come quelle eseguite da Mina nel 1986 o da Fiorello nel 1991.