Nato come dj, Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti, gira diverse emittenti prima di stabilirsi a Radio Deejay grazie a Marina Cecchetto, ex moglie di Claudio, che convince l'allora partner a concedere una possibilità a questo ragazzo che, lo stesso talent scout, aveva bocciato in passato. Il nome d'arte, a differenza di come si crede, non è stato scelto da Cecchetto ma è frutto di un errore di stampa. Infatti, Lorenzo, aveva scelto di firmarsi "Joe Vanotti" ma al momento della stampa delle locandine promozionali per una serata in discoteca il tipografo scrisse "Jovanotti" e l'artista decise di conservare quel nome. L'esordio musicale avviene nel 1987 con il singolo "Walking" e nel 1988 arriva il primo album "Jovanotti for President". Si susseguono diverse esperienze musicali, televisive, editoriali fino alla fondazione di una linea d'abbigliamento. Alcune di queste proposte furono messe sul mercato con altri due pseudomini utilizzati da Lorenzo e cioè "Gino Latino" e "Jeronimo". Un periodo fortunato ma allo stesso tempo confuso tra mille progetti ed idee che lo rendono molto popolare ma ancora poco apprezzato professionalmente per le sue doti che solo parzialmente vengono esposte. Nel 1989 arriva l'album della prima svolta "La mia moto" ed il singolo "Vasco" dedicato a Vasco Rossi e presentato al 39° Festival di Sanremo vende molto e lancia Jovanotti come esponente dello stile hip hop e del rap all'italiana. Già dal 1990 con "Gente della notte" iniziano a venir fuori le caratteristiche cantautoriali che lo consacreranno ad artista di primo livello negli anni successivi. Ma il giovane Lorenzo, nato a Roma da famiglia toscana, è combattuto dalle sue due anime e per moda o per consigli sbagliati non riesce ad incidere provocando un calo della sua notorietà. Nel 1991, con "Una tribù che balla" arriva una seconda svolta contaddistinta da una world music con l'innesto di messaggi diretti all'impegno sociale e politico che lo porteranno ad essere in prima linea su questioni importanti come la cancellazione del debito pubblico ed a collaborazioni con Emergency, Amnesty International e la Lega Anti Vivisezione. Arriva un secondo libro e le collaborazioni con Luca Carboni, Gianna Nannini, Pino Daniele, Eros Ramazzotti e Zucchero che danno nuova forza al "ragazzo fortunato" e lo proiettano verso un futuro professionale maturo. Anno dopo anno Jovanotti riesce a trovare una sua identità ed a consolidarsi come cantautore attraverso uno stile musicale particolare e del tutto personale nato da un connubbio tra il cantautorato classico e le sue origini hip hop. L'anno della vera svolta e relativa consacrazione è il 2008, anno del matrimonio con Francesca con la quale aveva già una figlia dal nome Teresa nata nel 1999 e a cui Lorenzo aveva dedicato la canzone "Per te". In questo anno particolarmente fortunato per Jovanotti, l'artista pubblica "Safari" un album completo che lo porta ad aggiudicarsi la prima edizione del "Premio Mogol" con la canzone "Fango" come miglior testo dell'anno. Tra le canzoni dell'album spicca anche "A te" brano d'amore, classificabile tra i capolavori della sua discografia, dedicato alla sua partner. Nel 2009 convoca gran parte degli artisti italiani per la registrazone di "Domani 21/04.09" brano scritto in seguito al terremoto avvenuto in Abruzzo al fine di garantire sostegno economico attraverso i proventi del singolo. Infine arriva "Ora" nel 2011 che contiene brani dalla grande valenza artistica e cantautoriale come "Le tasche piene di sassi" con il quale ottiene un altro successo al "Premio Mogol", "Tutto l'amore che ho", la stessa "Ora", "La notte dei desideri" e la hit da discoteca "Il più grande spettacolo dopo il Bing Bang" che conferma l'anima da dj che Lorenzo non ha mai perso. La carriera di Lorenzo dimostra l'importanza che può avere l'esperienza nel mondo della musica al fine di assumere un ruolo di prim'ordine attraverso lavori eccellenti frutto di una maturità artistica acquisita negli anni che, oltre ai capelli bianchi, possono portare ben altro.