"C'era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones" è un celebre brano di Gianni Morandi del 1966 e pubblicato in un singolo insieme a "Se perdo anche te". Scritta da Franco Migliacci e Mauro Lusini, la canzone, venne presentata al Festival delle Rose in due versioni: quella di Morandi e quella dell'autore della musica e coautore del testo Lusini. Oltre a queste due versioni ne esiste un'altra sempre di Gianni Morandi del 1998 realizzata per l'album "30 volte Morandi". Inoltre già nel 1966, ci furono delle modifiche sulla stesura presentata in origine e per tale motivo la casa discograficò ritirò dal mercato la primissima verisone per diffondere la successiva che presenta un genere meno beat e l'introduzione dell'armonica. Gli arrangiamenti sono curati da Ennio Morricone come anche per l'altro singolo. Il brano poi verrà incluso nell'album "Gianni 4" del 1967. Fu da subito un grande successo ed ancora oggi rimane tra i brani più rappresentativi della ricca discografia dell'artista di Monghidoro. Il testo parla di un ragazzo americano appassionato di musica, come gran parte dei giovani, che viene richiamato dall'esercito per prendere parte alla guerra in Vietnam. Il giovane, quindi, è costretto a tagliare i suoi lunghi capelli e a lasciare la sua chitarra per imbracciare un altro strumento, ovvero il mitra. Il testo si conclude con la morte del ragazzo che lascia il suo cuore in Vietnam e di lui rimangono solo inutili e fredde medaglie. Testo intenso che esprime la crudele realtà della guerra che strappa via giovani vite nei loro anni migliori solo per la volontà di un potere che non a pietà nemmeno per i propri connazionali bensì usa le loro vite per difendere una poltrona o per assurde ambizioni di dominio. Un grande successo entrato nella storia della musica italiana e che, come tale, è stato oggetto di diverse cover come quella di Rosario Fiorello, eseguita imitando la voce dello stesso Morandi, o quella di Lucio Dalla. Ci sono state diverse cover realizzate anche da artisti stranieri come quella di Joan Baez che l'ha cantata in italiano o quelle in portoghese delle band Os Incriveis e Engenheiros do Hawaii che l'hanno esportata in Sud America con il titolo "Era um garoto que como eu amava os Beatles e os Rolling Stones" ottenendo un grosso riscontro rispettivamente nel 1970 e nel 1990. Un pezzo di storia, quindi, della nostra musica che ha contribuito ad impreziosire il patrimonio della ricca discografia di Morandi e della musica italiana in generale.