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A cura di Marco Liberti

La musica che gira intorno...

A cura di Marco Liberti

"Tu vuò fa l'americano": Carosone ironizza sul 'sogno americano'

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"Tu vuò fa l'americano" è il brano più celebre ed anche uno dei più belli della discografia di Renato Carosone, Carusone all'anagrafe. Pubblicata su 45 giri nel 1956 e l'anno dopo su EP, la canzone è stata scritta per il testo da Nicola Salerno, storico paroliere italiano noto come Nisa, e per la musica dallo stesso Carosone che fuse swing e jazz alla tradizionale canzone napoletana. Da sempre ispirato ai suoni d'oltre oceano, il musicista, cantautore e direttore d'orchestra, realizzò questa composizione in un quarto d'ora e fu da subito convinto di aver scritto un successo. Per ciò che concerne il testo, l'idea nasce nel vedere nella Napoli di allora, anche per la presenza delle basi NATO, la tendenza di molti giovani che frequentavano le zone attraversate dagli americani e traendo da loro spunti negli atteggiamenti, nel vestire, nella cultura, nel linguaggio, negli usi e i costumi quindi, degli americani. Le sonorità jazz si diffondono in maniera importante tra i giovani del territorio napoletano, si vede sempre più gente indossare jeans e fumare tabacco americano. Tutti particolari che Carosone e Nisa raccolgono in questo brano per rappresentare, con la solita ironia, una talvolta eccessiva americanizzazione dei giovani napoletani poi comunque costretti a fare i conti con le proprie origini e le proprie radici fosse anche per il pratico mantenimento economico. Il brano, negli anni, oltre a diventare il manifesto carosoniano per eccellenza, diventa un successo internazionale, interpretato anche in inglese ed in francese in diverse versioni e sonorità realizzati da molteplici artisti tra cui Lou Bega, Pitbull, Albano Carrisi, Mario Trevi e Sophia Loren che la esegue nel film "La baia di Napoli" di Melville Shavelson del 1960. L'esordio cinematografico del brano, però, vede proprio Carosone interpretarlo nel film "Totò, Peppino e le fanatiche" di Mario Mattoli del 1958. Nel 1999, invece, nel film "Il talento di Mr.Ripley" di Anthony Minghella, la canzone viene eseguita da Rosario Fiorello insieme a Matt Damon e Jude Law. Esistono anche alcune parodie del brano tra cui "Tu vuò fa 'o talebano" scritta da Andrea Zingoni nel 2001 e cantata dal pupazzo digitale Gino il pollo. Tra l'altro, spesso, il brano è stato mixato in diverse versioni da discoteca riscontrando, anche in quel contesto, un enorme successo internazionale. Un brano senza fine, quindi, che parte da Napoli e abbatte proprio quelle barriere geografiche e culturali sulle quali si ironizza nel testo e che continuerà ad essere parte della colonna sonora della vita per molte altre generazioni nonostante il brano sia datato 1956 e che i suoi autori siano fisicamente scomparsi già un pò: Nisa nel 1969 e Carosone nel 2001. La loro opera e la loro grandezza resterà sempre un vivo ricordo grazie a pezzi di storia musicale e culturale che ci hanno lasciato proprio come l'eterna "Tu vuò fa l'americano".          

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