DOLCENERA: 5,5 - Lei è brava e si vede, suona e canta benissimo ma il pezzo non è dei migliori portati a Sanremo. In passato ha convinto di più ma stavolta il brano sembra solo un esercizio stilistico di cui non vi era necessità.
CLEMENTINO: 5 - Troppa retorica e poca fantasia da chi ci sarebbe aspettato un qualcosa di originale, di nuovo. Alterna il rap della strofa ad un ritornello melodico ma non affonda in nessuno dei due generi.
PATTY PRAVO: 7 - Pecca nell'esibizione vocale ma non è una novità come non è una novità la sua infinita classe ed eleganza. Il testo è bello e le calza a pennello. Molti dei giovanotti presenti al Festival dovrebbero prendere esempio e capire che l'intonazione e la voce perfetta non sono gli aspetti principali per emozionare e fare strada. D'altro canto il carisma non si compra e non si apprende nei talent show ma è un qualcosa di innato che fa dimenticare anche qualche sbavatura stilistica.
VALERIO SCANU: 5,5 - Il pezzo di Fabrizio Moro dona finalmente un contenuto alla sua esibizione ma, Valerio, non ci mette altro che la voce, perfetta e lineare ma non sente e non trasmette ciò che canta e, alla fine, non lascia niente.
FRANCESCA MICHIELIN: 6,5 - Molto brava lei, si dimostra matura e carismatica. Sarebbe anche un ottima interprete ma il testo ha ben poco da trasmettere. Avrebbe meritato una squadra di autori di altro livello o, almeno, più ispirati per questa occasione.
ALESSIO BERNABEI: 2 - Non si capisce la sua presenza all'Ariston. Voce comune, carisma assente, testo vuoto. Un banale ritornello che dura per tutta la canzone, se canzone si può chiamare questo ridicolo motivetto.
ELIO E LE STORIE TESE: 8 - Fuori gara, ovviamente perchè non vinceranno mai ed è anche giusto così. Anche stavolta propongono un qualcosa di unico, un esercizio fatto di tecnica, ironia, intelligenza e professionalità. Non la si canterà il giorno dopo e forse vivrà per la sola settimana del Festival ma questa canzone con 7 ritornelli legati anche da un concetto alto come la discriminazione è l'ennesima prova che, dopo tanti anni, gli Elii riescono ancora a sorprendere per la loro sana follia.
NEFFA: 6 - Senza infamie e senza lode il "nuovo" pezzo di Neffa che non si distacca dal suo solito stile. Riconoscibile, orecchiabile, lampi interessanti nel testo ma si rimane in attesa del volo, di un cambio di passo che non c'è risultando una canzone piatta ed incompiuta.
ANNALISA: 6,5 - Sta crescendo Annalisa ed anche le sue potenzialità sono bene in vista. Stavolta prova a metterci le mani anche nel testo e trova un qualcosa di più convincente e maturo rispetto al passato ma ancora non pare il pezzo giusto per esaltare le sue qualità. Avrà bisogno di un riascolto per la poca immediatezza del prodotto ma va apprezzata per il coraggio di aver proposto un qualcosa di più impegnativo.
ZERO ASSOLUTO: 4 - Solita calma piatta, senza sbalzi, senza emozioni, senza phatos. Zero assoluto, appunto.