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A cura di Marco Liberti

La musica che gira intorno...

A cura di Marco Liberti

"Se mi lasci non vale": Julio Iglesias e la visione maschilista del tradimento

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"Se mi lasci non vale" è un classico della musica italiana ed internazionale. Scritta nel 1976 da Luciano Rossi e Gianni Belfiore, la canzone, viene affidata alla voce passionale di Julio Iglesias e in poco tempo fa il giro del mondo rimanendo ancora oggi tra i brani più rappresentativi dell'artista. L'artista spagnolo la incide come singolo in un 33 giri per la prima volta nel 1976 per poi pubblicarla nella sua lingua con il titolo "Si me dejas no vale" nel 1977 per l'album "A mis 33 anos". Il testo parla di una donna ferita da un tradimento che decide di mettere alla porta il suo partner. L'uomo, invece, mostrando una visione maschilista del tradimento crede che l'abbandono sia un prezzo troppo alto da pagare per un gesto che, quindi, non giudica così grave. Il protagonista, quindi, rimarca la sua teoria un po' offensiva per le donne con il verso "...se un uomo tradisce, tradisce a metà..." e giustifica l'affermazione con espedienti riguardando la durata dell'episodio, "...5 minuti...", e con la consapevolezza che la donna comunque è sempre disponibile al perdono che si evince dal verso "...ma quello che conta tra il dire e il fare... è saper andar via ma saper ritornare...". L'uomo, quindi, non rinnega il tradimento, forse anche più di uno visto che si parla di "...errori...", ma sottovaluta la cosa con una visione un po' retrò del rapporto uomo-donna e della parità dei sessi che in questo testo mostra tutte le sue lacune. Il protagonista, quindi, fa leva sul passato vissuto insieme in cerca di una nuova occasione da parte della donna che, però, sembra decisa a fargli riempire quella valigia e lasciarlo andar via per sempre. Questo aspetto maschilista, però, non ha penalizzato il successo di un brano divenuto un classico senza tempo grazie all'interpretazione di Iglesias, un vero latin lover anche nella vita cui il testo quindi cade a pennello, ma anche per la sonorità orecchiabile da melodico discomusic e lo stile parzialmente ironico con il quale il brano è offerto. La chiave maschilista, però, vita l'epoca in cui in cui è stato pubblicato potrebbe aver significato anche un valore aggiunto per il suo successo o, almeno, apparire come un elemento non così influente e penalizzante. Tante sono stante, inoltre, le cover e le citazioni anche in chiave cinematografica come nel film "La patata bollente" con Renato Pozzetto del 1979 e come "La valigia sul letto" di Eduardo Tartaglia del 2010 che già dal titolo fa un riferimento al suddetto brano. Un brano, quindi, che nonostante questa pecca testuale continua ad essere cantata e suonata in tutto il mondo non perdendo mai la sua trascinante forza che forse, al di là di tutto, è proprio la chiave principale del suo successo. 

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