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A cura di Marco Liberti

La musica che gira intorno...

A cura di Marco Liberti

Sanremo 2015: Top & Flop e Previsioni

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Sanremo 2015: Top & Flop e Previsioni

Prima delle previsioni sui vincitori vediamo un po' gli elementi positivi e negativi che hanno caratterizzato fin qui questo Festival: 

TOP

 

I REDUCI DEGLI ANNI '90: Sono loro, forse, l'unica nota postiva di un cast povero di grandi firme autoriali. I Masini, Grignani, Nek, Britti, Grandi, Raf sono i pochi ad aver portato, insieme a Malika supportata da un ottimo autore come Pacifico, una ventata di qualità al Festival frutto quantomeno di una esperienza lunga e ricca di successi. Anche se non hanno portato al Sanremo di quest'anno il capolavoro che ci si può aspettare, almeno da alcuni di loro, è giusto fare loro un plauso per il coraggio dimostrato nel mettersi ancora in gioco a differenza di alcuni coetanei "superospiti" che non hanno nulla di più di loro.   

 

ROCCO TANICA: La vera sorpresa di questo Festival, almeno per chi ancora non lo conosceva. Non è mai stato popolare ma, ha sempre svolto la sua opera dietro le quinte. E' l'anima del gruppo Elio e le Storie Tese oltre ad essere un grande autore della musica italiana. Infatti dietro al suo sarcasmo e la sua irriverente simpatia si nasconde un autore capace di scrivere brani rimasti nella storia della nostra musica senza prendersi mai sul serio. E' di questa gente che ha bisogno la musica e lo spettacolo italiano in generale. Gente che sa ancora pensare e che sa come si usa una penna. In questo Festival ha dato spazio alla sua anima comica ed è stato sublime.  

 

CARLO CONTI CONDUTTORE: Nulla da dire, impeccabile e non vi erano dubbi. Un vero professionista degno erede di Pippo Baudo.

 

NUOVE PROPOSTE: Forse il meglio delle proposte musicali del Festival. Tutti oltre la sufficienza con menzione speciale per gli sprizzanti KuTso e per la perfetta Amara. Ne sentiremo parlare...

 

FLOP

 

IL CAPOLAVORO: No, quest'anno proprio non c'è. Impensabile che tra le tante proposte arrivate alle selezioni, le canzoni arrivate sul palco, siano state le migliori. Se è così siamo messi male. Persino l'anno scorso, in un Festival criticato per la gestione Fazio, Cristiano De André era stato capace di farci riconciliarci con la musica d'autore con brani che rimarranno nel tempo. Queste canzoni, invece, sono "a tempo determinato" e, tra l'altro, con una scadenza a breve termine. 

 

CARLO CONTI DIRETTORE ARTISTICO: E' qui che ha fallito Conti ed è per questo che non può ancora essere accostato a Pippo Baudo. Pippo ha una grande competenza e l'ha dimostrato negli anni. Conti, forse, non è da meno in conoscenza musicale ma le sue scelte non lo rispecchiano. Probabilmente la colpa non è solo sua ma è il troppo potere concesso all'industria discografica che pratica autolesionismo sponsorizzando il peggio della nostra musica. 

 

GLI AUTOGOL DELLA DISCOGRAFIA: L'industria discografica che sta alla base della definizione del cast insegue un mercato con le armi sbagliate. Puntare su proposte "usa e getta" non porterà lontano. L'unica soluzione per avere tra qualche anno una utenza musicale preparata e propensa ad appoggiare la discografia italiana è quella di puntare sulla qualità. Quella persiste negli anni, quella crea un legame fan-artista, quella aiuta un popolo a crescere e ad evolversi. La serata delle cover qualcosa avrà significato. Solo la qualità dura nel tempo e continua a vendere per sempre. I Fragola di turno catapultati ancora non pronti in un contesto più grande di loro non sono certo operazioni vincenti...

 

COMICI: Fuori luogo e semplicemente mediocri. Anche qui sono stati tagliati i grandi nomi. Forse per motivi economici ma bastava prenderne uno buono invece di tante mezze figure. Benigni, Verdone, ProiettiMontesano e chi più ne ha più ne metta forse sarebbero costati qualcosa in più ma avrebbero fatto la loro figura.

 

MORENO: Tra tutte le delusioni di questo Festival lui li batte tutti. Di gente scarsa ce n'è ma la sua mancanza di umalità e di modestia lo rende insopportobabile. Ogni occasione è buona per autocelebrarsi. Non c'è canzone in cui non si eloggia e si sponsorizza. E' riuscito a farlo anche nella serate delle cover con una falsa operazione simpatia che non lo porterà lontano. Già permettergli di calcare quel palco è un qualcosa di assurdo, spero che chi di dovere se ne sia reso conto.

 

KEKKO SILVESTRE: Ecco il grande autore della musica italiana...Addirittura tre brani in gara. Non me ne voglia ma questa è una chiara dimostrazione del decadimento culturale e qualitativo della nostra musica. Farà esperienza, forse migliorerà ma per un po' è giusto che si faccia da parte visto che le sue proposte sembrano tutt'altro che capolavori. Probabilmente sono solo servite a stroncare delle carriere già in crisi. Dispiace, forse, solo per Annalisa che, con un vero autore, avrebbe le capacità per fare strada. Certo, poi, che se ci si affida ad una tale pena l'oblio artistico è dietro l'angolo. Oblio molto vicino per la Tatangelo che è riuscita nell'impresa di trovare un autore peggiore di D'Alessio.

 

PREVISIONI

Come sempre non è facile, però, valutando i vari fattori, ecco i possibili vincitori con, in parentesi, le mie personali preferenze.

ELIMINATI:

1. MORENO (MORENO)

2. BIANCA ATZEI (BIANCA ATZEI)

3. ANNA TATANGELO (ANNA TATANGELO)

4. LARA FABIAN (LARA FABIAN)

VINCITORI:

BIG:

1. IL VOLO (MARCO MASINI)

2. NEK (MALIKA AYANE)

3. MALIKA AYANE (ALEX BRITTI)

PREMIO DELLA CRITICADI MICHELE-CORUZZI (DI MICHELE-CORUZZI)

GIOVANI: 

1AMARA (AMARA)

PREMIO DELLA CRITICA: KUTSO (KUTSO)

Previsioni scritte il 13/02/2015 alle ore 13:03

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Lara Fabian #LaraFabian Grande emozione Grande Voce !!!
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