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A cura di Marco Liberti

La musica che gira intorno...

A cura di Marco Liberti

Sanremo 2015: Regolamento, ritorno al passato per Conti

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Sanremo 2015: Regolamento, ritorno al passato per Conti

In seguito ad un premio ricevuto a Montecitorio, Carlo Conti, ha rilasciato alcune dichiarazioni su ciò che sarà il prossimo Festival di Sanremo. Come prima cosa Conti ha chiarito che sarà anche direttore artistico della manifestazione oltre che conduttore della kermesse. Già da questo, inoltre, si inizia a vedere come Conti vuole ereditare quel ruolo che ha ricoperto per tanti anni Baudo alla Rai e a Sanremo. A conferma di ciò vi è un'altra dichiarazione del presentatore toscano in cui dice che sarà un ritorno ad un Festival nazionalpopolare e, quindi, più "family friendly" rispetto alle due edizioni targate Fazio. Da questo si ipotizza un minor utilizzo di un certo tipo di cantautori "impegnati" politicamente e socialmente a favore di artisti più popolari e tematiche più leggere. Vi saranno, quindi, con molta probabilità anche artisti classici del tipo, Albano Carrisi o Massimo Ranieri per intenderci, che negli ultimi anni erano stati esclusi dall'Ariston. Accanto ad un paio di classici, è ipotizzabile anche l'innesto di un paio di nuove leve provenienti dai talent vista l'apertura a questa categoria fatta da Conti che non preclude loro la partecipazione a priori. Bisogna, però, vedere, se quest'ultima dichiarazione sia solo di facciata, per evitare premature critiche, o se sia davvero la volontà di Conti ammettere qualche giovane artista dalla forte spinta mediatica tra i concorrenti. Il conduttore potrebbe, inoltre, ovviare alla polemica, inserendo questi artisti provenienti dai talet, tra le nuove proposte, come giusto che sia, senza così compromettere, con un televoto che non garantisce l'adeguata regolarità, la gara dei Big. Conti, infatti, si è detto impegnato sullo studio del regolamento e non ha fatto nomi sul cast artistico ma ha specificato, che ogni artista, come in passato, presenterà un solo brano a testa, bocciando giustamente la doppia esecuzione promossa da Fazio ed, aprendo, quindi, al possibile allargamento della rosa dei partecipanti. Dalle prime parole, quindi, vi è una chiara intenzione di ritornare all'epoca Baudo: il nazionalpopolare, un solo brano a testa, conduttore che prende anche il ruolo di direttore artistico, il possibile aumento dei cantanti in gara (Baudo ne portava spesso 20) fanno pensare proprio a quell'indirizzo per il Festival ed è sicuramente un buon inizio per una manifestazione che ha bisogno di ritrovare il suo peso e la sua sacralità. L'unica problematica da risolvere, a cui, però, Baudo non ha mai dovuto pensare , è quella dei talent che, ammessi nei big, potrebbero innescare, un nuovo abbandono dei grandi nomi alla gara. Non resta, quindi, che aspettare il regolamento completo per avere una prima idea su ciò che ci aspetterà al prossimo Festival.        

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