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A cura di Marco Liberti

La musica che gira intorno...

A cura di Marco Liberti

"Mille giorni di te e di me": La svolta artistica di Claudio Baglioni

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"Mille giorni di te e di me" è uno dei brani più noti di Claudio Baglioni e pubblicato in un album svolta del cantautore romano intitolato "Oltre" del 1990. Con questo disco, Baglioni, conclude la prima fase della carriera ed abbandona il suo stile iniziale fatto di testi tendenzialmente semplici e di melodie comuni. Infatti, suscitando un certo scalpore ed iniziale diffidenza sia nel pubblico che nella critica, Baglioni adotta in questo disco testi piuttosto criptici e metriche che risultano meno dirette rispette a quelle utilizzate in precedenza. Anche "Mille giorni di te e di me" non sfugge a questo cambiamento e sarà forse il brano con il Baglioni ha davvero realizzato di aver fatto una scelta giusta. Infatti, il brano come tutto il disco, superata la fase di diffidenza ottiene un clamoroso successo restando in classifica per oltre quaranta settimane e risultando molto apprezzato ancora oggi. Il cambio musicale dell'artista è dovuto, anche, all'incontro avuto con Peter Gabriel che gli trasmette la passione per la musica etnica che Baglioni utilizzerà parzialmente già da questo album. L'uscita del disco era prevista per l'anno precendente e doveva chiamarsi "Un mondo più uomo sotto un cielo mago" poi divenuto "Un mondo uomo sotto un cielo mago" e mantenuto come sottotitolo dell'album. "Mille giorni di te e di me", come detto, dimostra bene il cambiamento dello stile di Baglioni viste le metriche usate per le strofe e la musicalità lontana dalla classica melodia del tempo. Anche nel testo e nell'interpretazione, scompare quella etichetta di cantore dei buoni sentimenti per far spazio ad un più disincatato osservatore della vicenda di cui si narra e cioè della fine di una storia d'amore e di tutte le sue conseguenze interiori e materiali. Un brano e un album, quindi, che hanno segnato la storia artistica di Balgioni che continuerà su questa strada regalandoci ancora tantissime perle che impreziosicono le pagine più belle della nostra storia musicale. Prima del 1990, Baglioni, aveva comunque già portato alla luce tanti successi e si era già consolidato tra i grandi della musica italiana ma questa svolta ha proposto un Balgioni diverso che ha solo dato una nuova veste al suo grande ed indiscusso talento che continua ad esprimere ancora oggi proposte di qualità cercando sempre di rinnovarsi e di non fossilizzarsi mai sul proprio glorioso passato.

 

 

 


 

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Claudio Baglioni

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Quante liigate con i "puristi" che difendevano ad oltranza il "vecchio" stile di Baglioni. E questo indipendentemente dalla loro età. Anzi... le migliori discussioni le ho fatte con un mio coetaneo (caspita! avevo 29 anni!!!!!). <br /> Ma era un cambiamento necessario, al passo con i tempi… anzi “oltre” gli stessi anni ’90. <br /> Fortunatamente l’impresa gli riuscì alla grande…. sia nel canto ma sia nell’immagine reinventando se stesso e riscrivendo il suo futuro.<br /> Peccato però che il Baglioni interprete di altri non riesca mai a raggiungere certi livelli. <br /> Troppo concentrato nella competizione forse? Nel voler fare senitre la sua voce? Una voce che haimè con l’età (e specialmente in concerto) tende ad essere meno controllabile di una volta?<br /> Mah
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