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A cura di Marco Liberti

La musica che gira intorno...

A cura di Marco Liberti

"Tu si' 'na cosa grande": Un evergreen firmato Domenico Modugno

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"Tu si' 'na cosa grande" è un classico della musica italiana portato al successo da Domenico Modugno nel 1964. In quell'anno, infatti, con questo brano scritto per il testo da Roberto Gigli e per la musica dallo stesso artista pugliese, Modugno, stravinse il Festival di Napoli in cui si presentò in coppia con Ornella Vanoni che, da milanese, stupì per la sua bravura nel cimentarsi nel dialetto napoletano. Il brano venne inciso per la Curci, casa disografica in cui era in procinto di passare proprio in quel periodo ma, visto il successo della canzone, la Fonit Cetra pubblicò l'album "Modugno" utilizzando un'incisione precedente del brano ed accompagnandolo con altri successi precedenti dell'artista. Come detto, il brano, ottiene un grosso successo sia per l'entità passoniale e romantica del testo sia per la sentita interpretazione che Modugno riesce a conferire al brano trasmettendo con chiarezza il messaggio di adorazione sentimentale così ben descritto nella composizione artistica. Pugliese di nascita, Modugno, è sempre stato affascinato dalla musica napoletana che ascoltava fin da bambino insieme al padre e nella sua carriera artistica più volte si è concesso la libertà di proporre brani in napoletano ed, alcuni di questi, sono diventati dei veri cavalli di battaglia per l'artista oltre che grandi classici della nosta storia musicale come "Resta cu'mme", "Strada 'nfosa" e, appunto, "Tu si' 'na cosa grande". Un filone di musica partenopea che ha accompagnato di pari passo la carriera in lingua italiana dell'artista infatti, anche nel 1964, oltre a vincere il Festival di Napoli con il suddetto brano in dialetto parteciò anche al Festival di Sanremo con "Che me ne importa... a me" in coppia con Frankie Laine arrivando alla finale. Tornando a "Tu si' 'na cosa grande", negli anni, il brano non perderà mai la sua forza anzi, otterrà sempre più consensi anche grazie alle più recenti reinterpretazioni di altri grandi artisti della scena italiana come Mina o Renato Zero che hanno fornito altre due meravigliose versioni di questo già straordinario brano.

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