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A cura di Marco Liberti

La musica che gira intorno...

A cura di Marco Liberti

Addio Pino: La musica perde un artista, Napoli un pezzo di storia

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La morte improvvisa di Pino Daniele, giunta stanotte a causa di un infarto all'età di 59 anni, segna una giornata tragica per la musica italiana e non ma solca un vuoto profondo nella sua terra. Napoli perde un altro pezzo della sua storia: un componente di quelle cartoline che rappresentavano la città nel mondo. Pochi come lui hanno saputo raccontare questi luoghi e queste anime ed il suo addio e l'ennesima profonda ferita impossibile da risanare. La sua voce, il suo sound, hanno accompagnato generazioni di napoletani prima di mettere le ali ed attraversare il mondo. Un artista amato da tutti, napoletani e non, nessuno poteva negare il suo talento, la sua arte ed è per questo che oggi è un giorno triste per l'Italia tutta anche se, nel centro storico di Napoli, nei suoi vicoli, dove tutto è cominciato riecheggiano quelle note, quegli accordi che allora significarono una vera rivoluzione culturale per i giovani napoletani. Gli anni più belli di questa città, vissuti tra le gioie della squadra di calcio che viveva il suo momento migliore portata per mano da Maradona e che andava ben oltre l'aspetto sportivo e le malinconiche risate regalate dal suo fraterno amico Massimo Troisi, la voce di Pino sottolineava quegli anni come una svolta, una rivincita del popolo di una città da sempre umiliata e sconfitta. Proprio come il suo amico Massimo, anche Pino è stato tradito dal cuore: era da tempo cardiopatico e l'ultimo intervento in cui gli erano stati innestati quattro by-pass venne eseguito in Inghilterra dagli stessi medici che avevan in cura Troisi. La scorsa notte, però, nella sua casa di campagna in Toscana quel cuore grande non ha più retto e vani sono stati i tentativi di soccorso. Con lui se ne va l'"Alleria" che ha sempre contraddistinto il suo modo di offrire arte, musica, pensiero e l'ho ha fatto l'ultima volta nello spettacolo di Capodanno trasmesso da Raiuno per augurarci un buon 2015 che, però, è iniziato nel peggiore dei modi per lui, per la sua città e per tutta la sua gente. La sua chitarra, i suoi versi e quel suo timbro vocale unico e inimitabile resteranno immortali ed indelebili nelle anime e nei cuori di chi l'ha sempre amato. Anche artisticamente, Pino, prima di salutarci ha voluto quasi chiudere un ciclo ritornando al passato e regalando una nuova esaltate incisione di "Nero a metà" a cui è seguito un nuovo storico tour con gli amici e musicisti di sempre come Tullio De Piscopo e James Senese. Per loro come per Rino Zurzolo, Joe Amoruso, Tony Esposito, Enzo Gragnaniello e per tanti altri amici del suo mondo sarà come aver perso un fratello e ci uniamo al loro cordoglio insieme, ovviamente, a quello della famiglia e di tutta Napoli che oggi spegne per sempre i suoi "mille culure".  

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