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A cura di Marco Liberti

La musica che gira intorno...

A cura di Marco Liberti

Sanremo Story: 1963, l'esordio di Mike Bongiorno

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Il tredicesimo Festival della Canzone Italiana si svolse al Salone delle Feste del Casinò Municipale di Sanremo dal 7 al 9 febbraio del 1963 ed è stato il primo Festival presentato da Mike Bongiorno. Il celebre conduttore, scomparso nel 2009, è al secondo posto tra i conduttori più presenti a Sanremo con ben 11 conduzioni e superato solo da Pippo Baudo che, ad oggi, ne conta 13. Inoltre, durante il Festival del 2013 è stata inaugurata nella città di Sanremo, all'incrocio tra via Matteotti e via Escoffier, una statua in onore allo stesso Mike. Tornando al 1963, Mike, era accompagnato nella conduzione da Edy Campagnoli, Maria Giovannini, Rossana Armani e Giuliana Copreni. Trasmesso sempre dalla Rai con la regia di Vittorio Brignole ed organizzato sempre dall'ATA, il Festival di Sanremo di quell'anno prevedeva un numero minore di canzoni, 20, e soprattutto di partecipanti, 22, rispetto agli anni precedenti ed eseguivano le loro performance con il supporto delle orchestre dirette dai maestri Pino Calvi e Gigi Cichellero. Tali scelte vanno attribuite al direttore artistico Gianni Ravera ed è, con tutta probabilità, sua anche l'idea di istituire all'interno della kermesse il concorso "Una canzone per Sanremo" vinta da Natalino Otto, Natale Codognotto all'anagrafe, con "T'aspetto a Sanremo" di Mauro Coppo su musica dello stesso Otto. A partecipare alla gara sono: Claudio Villa, Tony Renis, Emilio Pericoli, Eugenia Foligatti, Pino Donaggio, Cocky Mazzetti, Wilma De Angelis, Johnny Dorelli, Milva, Luciano Tajoli, Tonina Torrielli, Aurelio Fierro, Sergio Bruni, Aura D'Angelo, Arturo Testa, Gianni Lacommare, Joe Sentieri, Ennio Sangiusto, Mario Abbate, Flo Sandon's ed il Quartetto Radar composto da Claudio Celli, Gianni Guarnieri, Dino Comolli e Stelio Settepassi. A vincere sono Tony Renis ed Emilio Pericoli che ricevono una sorta di compensazione per la mancata vittoria nell'edizione precedente con la celebre "Quando quando quando" giunta solo quarta. In questa edizione, invece, i due vincono con "Uno per tutte" dove a Renis e ad Alberto Testa, già autori del successo precedente, si aggiunge un altro nome celebre della nostra musica ovvero, Giulio Rapetti, in arte Mogol. Il testo parla di latin lover che non sa privarsi di nessuna delle sue donne e si divide per accontentarle tutte. Al secondo posto, invece, si piazzano Claudio Villa ed Eugenia Foligatti con "Amor mon amour my love" di Walter Malgoni, Pinchi, ossia Giuseppe Perotti, e Bruno Pallesi. Sul terzo gradino del podio, infine, vi sono Pino Donaggio e Cocky Mazzetti, Elsa all'anagrafe, con il twist "Giovane giovane" dello stesso Donaggio e di Alberto Testa che sarà, tra l'altro, anche uno dei brani più venduti dal mercato discografico tra quelli di questa edizione del Festival.  

 

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