E' passato solo un anno dalla meritata vittoria di Vecchioni dove il televoto sembrava aver perso la sua forza distruttiva che già torna prepotente a mostrare tutta la sua negatività nei confronti di una gara che dovrebbe premiare la qualità anzichè la notorietà e l'aspetto mediatico e commerciale. L'annunciata vittoria di Alessandro Casillo tra i giovani dimostra tutti i difetti di questo sistema di voto che, evidentemente, coinvolge troppi interessi per essere debellata. Fra i finalisti della categoria giovani Casillo era, probabilmente, quello meno originale e più banale musicalmente parlando ma tutto ciò non ha evitato un finale scontato. Non per niente le radio hanno dato il loro voto ad Erica Mou che ha ricevuto anche il premio della critica e che meritava, più di ogni altro, il gradino più alto del podio. Ma l'effetto televoto non ha inciso solamente tra i giovani ma anche tra i big permettendo alla coppia D'Alessio-Bertè di giungere ad un'insperata finale ed eliminando dalla stessa i Matia Bazar che, pur non avendo un pezzo straordinario, potevano tranquillamente competere per un piazzamento migliore viste le alternative presenti. A questo punto non mi sorprenderei nel ritrovare Gigi sul podio visto quanto successo in passato con Marco Carta, Valerio Scanu o Pupo col Principe Filiberto. E' anche vero che un brano che non ammette confronti, come quello di Vecchioni lo scorso anno, in questa edizione non c'è ma è anche vero che esiste comunque una differenza sostanziale di qualità tra i brani che una adeguata giuria dovrebbe privilegiare per non far perdere in credibilità l'intera manifestazione. In ogni caso, non è detta ancora l'ultima parola: aspetteremo la finale per tirare le somme sperando davvero che non si ripetano gli errori del passato e che si continui la felice strada intrapresa lo scorso anno e cioè quella di premiare la qualità.