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A cura di Marco Liberti

La musica che gira intorno...

A cura di Marco Liberti

"Parla più piano" e "Brucia la terra": Morandi e Servillo danno voce a "Il Padrino"

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"Parla più piano" è una cover italiana realizzata sul celebre tema del film "Il Padrino" di Francis Ford Coppola composta da Nino Rota nel 1972. Il testo originale è stato scritto da Larry Kusik con il titolo di "Speak softly love" mentre la celebre versione strumentale è conosciuta semplicemente come "The Godfather theme". In Italia, intanto, sono diversi gli artisti che lanciano una propria versione del brano come Ornella Vanoni, Johnny Dorelli e Fausto Papetti ma chi otterrà maggior successo sarà Gianni Morandi che pubblica il brano nell'album "Il mondo cambierà" del 1972 con il testo adattato in italiano da Gianni Boncompagni. Tra le circa venti versioni lanciate insieme al film, però, ottengono un ottimo riscontro anche gli italo-americani Santo e Johnny oltre, naturalmente, alla versione originale. Il brano, che accompagnerà l'intera saga del celebre capolavoro cinematografico premiato con ben nove oscar, farà il giro del mondo collezionando versioni in svariate lingue e generi musicali. Il primo interprete fu Andy Williams prima che il capolavoro di Rota diventi patrimonio comune. Nell'ultimo film della trilogia, però, viene proposta un'altra verisone italiana ovvero quella in dialetto siciliano che nel film Anthony Corleone, interpretato da Franc D'Ambrosio, canta al padre Michael, Al Pacino, dal titolo "Brucia la terra" con testo di Kaballà e cioè Giuseppe Rinaldi, musicista e cantautore catanese. Questa stupenda versione è stata ripresa nel 2009 dal gruppo degli Avion Travel guidato dalla penetrante voce di Peppe Servillo per il disco "Nino Rota, l'amico magico" interamente dedicato al grande compositore milanese. Per ciò che riguarda i testi, in "Brucia la terra" vi è il dolore di un uomo che ha perso la sua donna ed il riferimento è proprio alla prima moglie di Michael Corleone, Apollonia Vitelli, interpretata da Simonetta Stefanelli, morta in un tragico attentato destinato al marito nel primo capitolo della saga mentre, "Parla più piano", non ha un preciso riferimento al film ma è una canzone d'amore in cui un uomo chiede alla propria donna di vivere quel forte sentimento, probabilmente clandestino, in intimità affinchè questo grande amore, all'insaputa di tutti, possa durare in eterno. Due versioni, quindi, affascinanti che impreziosiscono un vero e proprio capolavoro in tema di composizioni musicali. La colonna sonora, infatti, ancora oggi tra le più note ed apprezzate in tutto il mondo, resta uno temi più belli della storia del cinema. Mettere le parole su questo capolavoro non è stata cosa facile anche perchè gli autori dei testi avevano una grande responsabilità sapendo di dover coprire quel magnifico tappeto musicale senza farlo rimpiangere ma dando ancora più forza al sottofondo utilizzando un testo ed un significato adatto. Boncompagni e Rinaldi, in questi due casi, sono, quindi, riusciti a non penalizzare l'anima della composizione conferendo alla stessa un ulteriore slancio.

 

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