1.Pietro, noi ci siamo conosciuti un anno fa e ascoltandoti dal vivo ho avuto conferme di trovarmi di fronte ad un prossimo "Big" della nostra musica. Già avevi il tuo nome nel mondo discografico ma, da allora, hai ottenuto ulteriori consensi importanti fino al contratto ottenuto con la "Sugar", major discografica di Caterina Caselli. Dopo tanta gavetta, quindi, è giunto il momento di raccogliere gli applausi. Come valuti questo momento della tua carriera?Ti aspettavi la chiamata della "Sugar"?Come è nata questa collaborazione?Come hai preso la notizia?
Ti ringrazio ma essendo tu molto fan forse esageri. Prima di considerarmi un big della musica devo ancora iniziare un percorso nuovo che ancora non mi appartiene. Dovrò essere ancora più serio e professionale di quanto lo sia stato finora, ma davvero preferisco essere cauto ad accettare etichette per il momento. Sono però molto contento di tutto ciò che sta succedendo: ho sempre lavorato per ottenere una possibilità reale ed ora ce l'ho.
2.La tua musica è sicuramente una delle più belle espressioni dell'attuale cantautorato italiano. Personalmente mi ricordi, in certi aspetti, il primo Battiato pur avendo una tua personalità ed un modo di scrivere originale che è poi la tua forza. Tu, invece, come ti vedi?A chi, dei grandi nomi del nostro cantautorato, ti ispiri?Chi sono i tuoi miti?
Citando Battiato hai fatto bingo, lo stimo molto e ci sono altri personaggi di rilievo che mi piacciono ma trovo la maggiore ispirazione da cose straniere in realtà. Non per essere esterofilo ma l'indipendente americano e inglese è ricco di novità interessanti che poi vengono catalizzate anche nel mainstream.
3.Con chi, nel panorama italiano, ti piacerebbe realizzare un duetto?E per chi ti piacerebbe, invece, scrivere un brano?
Mi piacerebbe lavorare con un sacco di gente, le collaborazioni insegnano molto. Battiato in primis poi i Verdena...
4.Cosa ascolti?Come valuti la situazione attuale della nostra canzone d'autore?
Ascolto di sfuggita molte cose, poi approfondisco poco, ma mi concentro molto sull'indipendente americano che, come ti dicevo prima, ha molti spunti nuovi e interessanti.
5.A quale delle tue canzoni sei particolarmente legato?Quale, invece, credi non abbia avuto la giusta fortuna?E quale, infine, di un tuo collega, ti sarebbe piacuto scrivere?
"Cambiamento" è la mia preferita, è la più moderna e profonda che ho scritto. Non mi piace molto quando scrivo d'amore e mi metto a piagnucolare. E' anche qui presto per identificare le canzoni che non hanno meritato abbastanza... Mi sarebbe piaciuto, infine, scrivere tutto il disco di Battiato "La voce del padrone".
6.Come nasce la tua musica?Qual è il tuo metodo di composizione?
Varia molto. In questo ultimo periodo parto dalla suggestione armonica, contemporaneamente lavoro trovando il testo e il mood sonoro.
7.Quest'anno sei stato ad un passo dal partecipare al Festival di Sanremo. Come è andata?Cosa pensi di questa manifestazione?Sogni di parteciparvi?
No, non sogno di parteciparvi infatti non sono convintissimo che possa davvero servire a far crescere il progetto, anche se quest'anno ci ho provato e ci siamo davvero andati vicinissimi...peccato! Mi è dispiaciuto ma forse è meglio così.
8.Citavi prima il tuo ultimo singolo, che sta ottenendo un ottimo riscontro di pubblico e critica, e cioè "Cambiamento". Una sorta di "Gli altri siamo noi" dei nostri tempi: una esortazione rivolta a tutti noi nel credere realmente che siamo artefici del nostro destino. Qual è il tuo pensiero su questo brano?Come è nato?
"Cambiamento" è il mio brano preferito di oggi. Mi piace parecchio perché ha un forte messaggio che si evince dal ritornello chiaro e lapidario. Le rivoluzioni non mi piacciono, mi piacciono le evoluzioni, meglio poi se partono da dentro!
9.Hai brani già pronti nel cassetto?Quali saranno i tuoi prossimi progetti?Puoi darci qualche anteprima?
Si si, sono in studio in questo momento a fare due brani nuovi che spaccano. Faranno parte di un EP che uscirà a fine marzo!
10.Pietro ti ringrazio della disponibilità, ti auguro di avere presto il successo che meriti e ti chiedo, in conclusione, un saluto per tutti i lettori di "La musica che gira intorno...". Grazie
Grazie a te e a chi ti segue! Vi abbraccio e spero di essere presto a suonare dalle vostre parti! Ciaoo
Pietro Paletti