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A cura di Marco Liberti

La musica che gira intorno...

A cura di Marco Liberti

Intervista con... Massimiliano Agati

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Agati

1.Massimiliano, tu sei un grande batterista. Nella tua carriera ha collaborato con artisti del calibro di Marco Masini, Giuseppe Povia, Aleandro Baldi, Fiordaliso, Anna Oxa, Patty Pravo e tanti altri. Come nasce la tua passione per la musica?E per le percussioni?A quale di questi artisti sei più legato?Quale di queste esperienze ha significato la svolta per la tua carriera?

In realtà non so come nasce, ma mi raccontano che ad un anno e mezzo prendevo qualunque cosa tra le mani e la sbatacchiavo in qua e la. Mio padre suonava la batteria e altri strumenti professionalmente: misteri della genetica? Sinceramente mi sono trovato molto bene con chinque abbia lavorato. Marco Masini è l'artista con cui ho lavorato e lavoro da più tempo e tutto sommato credo di avere un legame un po' più particolare. Mi sento molto legato anche a Fabrizio Moro perché lavorando e condividendo (con Falangiani e Bigazzi) molto tempo con lui alla lavorazione del cd "Pensa". Ho vissuto tutta l'evoluzione sia umana che professionale del suo successo. Una svolta è stata sicuramente la chiamata da parte di Mario Manzani per il suo gruppo O.R.O.: avrei sostituito molto indegnamente Alfredo Golino ed è stata una bella sfida per me.

2.Come ricordavi, sono stati rapporti importanti anche quelli avuti con altri tre grandi nomi del mondo discografico e cioè Giancarlo Bigazzi, Mario Manzani e Marco Falangiani. Cosa ci dici di loro?Che peso hanno avuto nella tua storia artistica?

Di Manzani già ne ho parlato prima. Marco Falangiani e Giancarlo Bigazzi sono stati certamente gli incontri professionali ed umani più grandi ed importanti. Mi sono trovato benissimo da subito, in pochi anni ho avuto la fortuna di imparare l'80% del poco che so. La scomparsa di Giancarlo è una perdita immensa per me e per questa arte in generale. Con Falangiani mi lega ormai da molti anni un'amicizia profonda cha va aldilà dei rapporti professionali. 

3.Tu hai vissuto da vicino al ritorno alla musica di Masini dopo gli incresciosi fatti legati all'etichetta da iettatore che lo avevano portato ad interrompere provvisoriamente la sua strada discografica. Cosa pensi a riguardo?Che ricordi di quell'esperienza?

Che dire, sono ovviamente stupidaggini gravi che possono cambiare la vita e la carriera di un artista. Conosciamo tutti la vicenda della grande Mia Martini. Marco ha un carattere molto forte e reattivo (tutt'altro che da "sfigato") e, pur soffrendone, ha reagito e continuato la carriera senza lasciarsi sopraffare. 

4.Tra tutti i brani che hai suonato qual è quello che ami di più?Quello, invece, che credi andrebbe rivalutato?Quale, invece, quello che ti piacerebbe suonare dal vivo?

Non so bene, forse per motivi emozionali che ho spiegato prima, direi "Pensa" di Moro. Anche "L'uomo volante" è stato importante perché ho vissuto la rinascita artistica di Marco, partecipando anche alla pre-produzione e registrando pure la chitarra acustica. Mi piacerebbe suonare i brani di Fabio Concato che adoro e, pur non avendoci mai suonato, credo sia in generale l'artista più sottovalutato che abbiamo. Mi piacerebbe, poi, suonare dal vivo tutti i brani di James Taylor, Stevie Wonder, Led Zeppelin... ma forse chiedo troppo!

5.Fra i percussionisti chi sono i tuoi miti?A chi ti ispiri?Chi stimi particolarmente oggi?

Direi tantissimi, su tutti Steve Gadd e John Bonham. Gavin Harrison ritengo che oggi sia tra i più grandi. Soprattutto mi piacerebbe dire chi non stimo affatto: Mike Portnoy su tutti e comunque tutto "l'extreme metal" che ha creato falsi miti travisando molto spesso completamente la musica.

6.A livello cantautorale, invece, chi sono i tuoi idoli?Cosa ascolti oggi?Come valuti la situazione attuale della discografia italiana?

Adoro i cantautori quindi sono moltissimi, la farei troppo lunga. Tra i più "recenti" mi vengono in mente Fabi, Bersani, Tricarico ma sono sicuro di dimenticarne diversi. In realtà ascolto e mi piace ascoltare un po' tutto, poi valuto ciò che mi piace più o meno. La situazione discografica non è rosea per niente, aldilà della crisi economica direi che il fatto più grave è culturale. La musica e le canzoni molto spesso diventano un sottofondo o un diritto acquisito e hanno perso quel riferimento di vita che avevano fino a dieci anni fa. Il web è una grande e positiva evoluzione nella vita di tutti ma ha confuso molto ed è diventato tutto troppo facile, ma sarebbe un discorso lungo...

7.Qual è il tuo pensiero sui talent show?Ti piacerebbe un talent per musicisti?Faresti da giudice?

Li ritengo deleteri. Tutto è iniziato con il karaoke dove è iniziata l'abitudine di concepire la musica con "posso farlo anch'io". E' indubbio che dai talent escano e partecipino anche dei veri talenti ma manca la famosa gavetta che è fatta di esperienza e vita. Per cui credo che i fasti artistici passati siano ormai solo un ricordo. A maggior ragione, quindi, li riterrei assolutamente inutili per i musicisti. Il giudice lo farei, se mi pagassero bene, certo! Lo prenderei come un non certo soddisfacente lavoro professionale ma mutuo e bollette sarebbero felici di essere soddisfatti egregiamente!

8.Ci racconti un aneddoto particolare vissuto con un protagonista della nostra scena musicale?

Beh, il più carino che ora mi viene in mente fu durante un tour teatrale con Anna Oxa: rimasi bloccato in bagno, per via della porta difettosa, tra il primo e il secondo tempo. Il bagno era all'ultimo piano di un vecchio teatro che non ricordo e tutti, compresa Anna, vista la mia "scomparsa" cominciarono a cercarmi per ricominciare. Anche perché sarebbe stato impossibile per me chiamare e farmi sentire 4 o 5 piani sopra!! Pazientemente ho atteso finché riuscirono a trovarmi, i tecnici scardinarono la porta scatenando, ovviamente, l'ilarità generale. Anna, simpaticamente e tra le risate del pubblico, non potè fare a meno di menzionare l'accaduto alla ripresa del concerto!

9.A cosa stai lavorando ora?Quali saranno i tuoi prossimi progetti?

Ho un piccolo studio di registrazione ad Arezzo assieme all'amico e collega pianista Roberto Magnanesi che mi occupa gran parte dell'anno musicale. In questo momento mi sto occupando della realizzazione e arrangiamenti, conto terzi, di vari progetti musicali. Non so se, nell'immediato futuro, Masini opterà per dei live, vedremo. C'è in programma anche un bell'evento per inizo estate, anche se ancora in stato embrionale, organizzato da Mario Di Peco manager di X-Drum, un ottima batteria di cui sono endorser dal 2007. 

10.Massimiliano, ti ringrazio della disponibilità e augurandoti sempre buona musica ti chiedo, in conclusione, un saluto per tutti i lettori di "La musica che gira intorno...". Grazie

Grazie a te, un grande saluto a tutti e non dimenticate di acquistare musica (per quanto possa sembrare retorica e banale questa richiesta specialmente in momenti di crisi) perché creare e realizzare musica di qualità, aldilà del talento, ha enormi costi che le vendite ormai stentano a supportare. Dare valore, anche economico, all'arte ritengo sia l'unico modo per combattere il degrado culturale (generale direi) che stiamo affrontando nell'ultimo decennio. 

Massimiliano Agati

 

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