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A cura di Marco Liberti

La musica che gira intorno...

A cura di Marco Liberti

"Alice": De Gregori canta ciò che passivamente gli accade intorno

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"Alice" è un brano di  Francesco De Gregori del 1973 pubblicato prima in un singolo insieme a "I musicanti" e poi nel secondo album del cantautore intitolato proprio "Alice non lo sa". Sebbene non sia un disco fortunatissimo per De Gregori: venderà, infatti, solo sei mila copie il singolo Alice, che vendette all'uscita la metà dell'intero album, avrà un futuro radioso. Infatti, malgrado si classifichi ultimo a Un disco per l'estate, il brano negli anni diventerà uno dei più caratteristici ed amati della discografia di De Gregori. Il testo parla delle tante storie, piccole o grandi, che, nonostante tutto, ci accadono intorno e del quale spesso non ne siamo nemmeno a conoscenza. Nel caso della canzone si parla del mondo che circonda Alice, questa protagonista che osserva le figure che la circondono ma ne mantiene le distanze non facendosi coinvolgere nè turbare particolarmente. Le storie raccontate nella canzone riguardano principalmente cinque personaggi: Irene, una ragazza che medita il suicidio ed a cui De Gregori dedica una intera canzone all'interno dello stesso disco, Lili Marleen, famosa canzone tedesca del periodo bellico, è citata come una donna matura che nasconde la propria età pur restando sempre molto bella, poi l'autore dedica un verso a Cesare Pavese, scrittore e poeta, che nel 1952 si ammalò di pleurite rimanendo a lungo sotto la pioggia in attesa di una ragazza di cui si era innamorato e che faceva la ballerina in un locale per studenti. C'è poi un verso che parla di un medicante arabo gravemente ammalato e proprio tale verso inizialmente "Il mendicante arabo ha un cancro nel cappello..." divenne "Il mendicante arabo ha qualcosa nel cappello..." per la censura della Rai che motivò la cosa dicendo che al pubblico non piaceva sentir parlare di cancro nell'ora della messa in onda del brano che era intorno a mezzogiorno. Nonostante tutto, De Gregori, quando la esegue dal vivo canta sempre la versione originale del testo. Infine, l'ultima storia raccontata è quella che si ripete nel ritornello e cioè quello di un ragazzo che sul punto di sposarsi abbandona il matrimonio, lasciando interdetti gli invitati, per la forte pressione data dalla gravidanza, celata ai presenti, della ragazza. Tutte queste storie, quindi, avvengono sotto gli occhi di Alice che rimane comunque estranea a queste situazioni racchiudendosi nel proprio mondo. Gli arrangiamenti del brano sono a cura di De Gregori e di Edoardo De Angelis, anche produttore del disco, mentre l'orchestra degli archi che accompagna la canzone è diretta dal maestro Luigi Zito. La canzone, come detto, riscuoterà molto successo negli anni successivi e sarà anche oggetto di diverse cover come quelle di Fiorella Mannoia, Mia Martini ed  Enrico Ruggeri anche se la primissima cover è stata fatta dalla "Schola Cantorum" nel 1975. Un grande brano, quindi, entrato di diritto tra i classici della musica cantautoriale italiana e figlio di uno tra i più originali e talentuosi autori degli ultimi cinquant'anni quale appunto Francesco De Gregori.

 

 

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