La vittoria di Mahmood e l'intero podio sono solo la conferma di una edizione del Festival catastrofica. È mancato poco che il pubblico, indignato e preso in giro dalla classifica, abbandonasse in massa il teatro. Un gesto così plateale sarebbe stato forse l'unico modo per capire ad autori e dirigenti rai che in quel teatro Baglioni non ci deve mettere più piede. Le poche canzoni di qualità escluse dal podio ed altre comunque accettabili relegate in posizioni umilianti rispetto alla pochezza di altre proposte di ragazzi sconosciuti e senza alcun diritto di essere in questa competizione. Brani che vincono premio della critica, miglior testo o miglior arrangiamento (Cristicchi, Nigiotti, Silvesti) e poi non arrivano al podio è una totale incongruenza. È come dire che nei primi posti ci sono canzoni che non hanno né il miglior testo né il miglior arrangiamento e che non hanno nemmeno un particolare valore artistico o sociale. Allora ci si chiede forse saranno stati i migliori ad interpretarle? Nemmeno, perché la migliore interpretazione è andata a Cristicchi giunto quinto. Quindi di che parliamo? Sarà stato il televoto truccato?Nemmeno, perché i dati dicono altro (tra i tre finalisti avrebbe vinto Ultimo). I magheggi, dunque, arrivano dall'interno, dalle stesse persone che hanno allestito e portato avanti, autolodandosi, forse il peggior Festival della storia recente. Parlare, quindi, di qualità delle canzoni, della bravura degli interpreti, della valenza dei testi, di primo e ultimo posto, diventa una pratica superflua e fuori luogo. Inoltre, a parte la vittoria di Mahmood che nemmeno lui avrebbe predetto, il podio lo avevo pronosticato in pieno e pubblicato sabato mattina essendo, in pratica, quello ipotizzato ancor prima di aver ascoltato le canzoni e questo la dice lungo sul peso specifico delle stesse. Qui l'unica cosa che resta da fare è dimenticare (con queste canzoni non sarà difficile) e guardare avanti sperando in un inevitabile cambio al vertice per il prossimo anno. Se poi, Baglioni e company, dovessero malauguratamente restare al timone anche nel 2020 consiglieri a chi di dovere di spiegare bene al prescelto prossimo vincitore che la dritta "per vincere ci vogliono soldi" non deve essere presa alla lettera e resa pubblica al punto di intitolarci la canzone!!!