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A cura di Marco Liberti

La musica che gira intorno...

A cura di Marco Liberti

"Voglio vederti danzare": Battiato a difesa delle diversità culturali

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"Voglio vederti danzare" è uno dei successi più noti di Franco Battiato. Pubblicato nell'album "L'arca di Noè" del 1982, il brano, mette in contrasto le differenze musicali e, quindi, culturali tra il mondo occidentale e quello orientale promuovendo, quindi, la difesa delle stesse e delle diversità. Battiato, quindi, con questo brano intende valorizzare queste differenti tradizioni affinchè siano valorizzate e mantenute nel tempo evitando una omologazione che farebbe scomparire l'identità di questi popoli. Basato su sonorità elettroniche, il brano, poi sfocia in un valzer viennese dove c'è l'apporto del violinista Giusto Pio. A marcare queste differenze vi sono, quindi, immagini che riportono le visioni differenti di proporre e vivere la musica e le danze. Tradizioni a confronto che comportano anche citazioni esoteriche che rappresentano parte integrante di alcune culture. L'album arrivò a vendere oltre 550 mila copie restando in classifica per diversi mesi e toccando anche il primo posto. La canzone venne, poi, tradotta anche in inglese ed in spagnolo con i titoli "I want to see as a dancer" e "Yo quiero verte danzar" che saranno proposti sui mercati esteri attraverso delle raccolte nei differenti idiomi. Inoltre, nel 1989, Battiato la pubblica anche nel suo primo album live "Giubbe Rosse" girato durante un tour effettuato tra Italia, Francia e Spagna. Nel 2003, invece, i dj Giorgio e Andrea Prezioso insieme al cantante Marvin, Alessandro Moschini all'anagrafe, ne hanno proposto una versione dance-remix presentandola al Festivalbar. Nel 2006, quindi, è la volta della folk band Folkabbestia che ne fa una cover per l'album "25-60-38. Breve saggio sulla canzone italiana". Sono gli anni del grande successo di Battiato in una carriera che ha conosciuto diverse fasi artistiche ma che mai ha messo in dubbio la capacità autoriale e la grande conoscenza musicale di un artista unico che ha condizionato la storia della musica e della cultura italiana. Una colonna della nostra epoca che ha saputo sempre anticipare le epoche e che ancora oggi continua a cercare nuove strade musicali attraverso una qualità che da sempre fa da filo conduttore della sua produzione musicale. D'altro canto, le sue conoscenze e la sua arte si è sviluppata negli anni anche in altre forme come la pittura, il cinema, il teatro e quant'altro ottenendo sempre ottimi riscontri di pubblico e critica pur non essendo mai stato un amante della promozione. In televisone, ad esempio, Battiato si vede, per sua scelta, raramente ma ciò non ha mai penalizzato il suo cammino artistico e questa è una chiara prova di quanto la qualità e la cultura possano abbattare ogni tipo di barriera. L'unico prezzo di questa poca esposizione mediatica, l'artista, forse la paga con le nuove generazioni che non hanno molte possibilità di venire a conoscenza del patrimonio artistico che Battiato ha costruito nella sua carriera ed è proprio per i giovani che ciò, insieme all'arte di altri grandi cantautori, dovrebbe essere divulgato anche in ambito scolastico affinchè tutto ciò non venga smarrito nel tempo e che, invece, serva a formare le nuove utenze musicali inondate da prodotti commericali sempre più banali che lasciano il tempo che trovano e che possono produrre solo una società poco avvezza al pensiero, alla riflessione ed alla cultura in generale.  

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