"Sono io quello per strada" è uno dei brani inediti del nuovo lavoro discografico di Enrico Ruggeri "Pezzi di vita". In questo brano, Ruggeri, risponde in maniera palese al brano "Guarda che non sono io" del 2012 di Francesco De Gregori dove il cantautore romano prendeva un po' le distanze dai fans mettendo un confine tra vita privata ed il ruolo di artista. Ruggeri, invece, tende a rendere l'incontro casuale con un fan una occasione per rimarcare i propri pensieri prendendosi le proprie responsabilità e non scappando alle proprie opere e, in qualche modo, ai propri "doveri" di personaggio pubblico. A differenza di De Gregori che, nello stesso incontro casuale, mostra fretta preso da impegni del quotidiano in un giorno di pioggia, Ruggeri invita l'ospite ad accomodarsi sotto il proprio ombrello per parlare un po' che è un po' in fondo che quel cerca, oltre una foto o un autografo, una persona che comunque segue un artista per anni e a cui l'artista deve, in qualche modo, concedere questi attimi di condivisione. Nonostante, quindi, Ruggeri, sia un grande amico ed estimatore di De Gregori su questo concetto espresso, se vogliamo, con coraggio dal "Principe", l'artista milanese non si trova concorde ed ha deciso di esporre in musica il proprio pensiero. D'altro canto è anche un aspetto che risiede nella personalità dell'artista ed è anche chiaro e plausibile che ognuno la veda e la viva a proprio modo. Probabilmente è più facile ed affascinante da accettare la visione di Ruggeri ma anche quella discutibile di De Gregori è una forma di pensiero comprensibile quando si ha a che fare, talvolta, con determinate persone che non permettono una serena vita privata ad un personaggio pubblico. In ogni caso, due riflessioni che accompagnano due belle canzoni sullo stesso argomento che lasciano pensare sui diversi punti di vista di due colonne della nostra musica di qualità. Due cantautori che, comunque la vogliano vivere, non si sottraggono mai al richiamo della propria arte e continuano a sfornare capolavori da tanti anni senza mai perdere la propria attenzione e la propria volontà di dire ancora la loro visto che, a differenza di tanti altri, loro di cose da dire ne hanno ancora.