Overblog
Edit post Segui questo blog Administration + Create my blog
A cura di Marco Liberti

La musica che gira intorno...

A cura di Marco Liberti

"Fermi con le mani": Fabrizio Moro canta il caso Stefano Cucchi

com

"Fermi con le mani" è un brano molto particolare di Fabrizio Moro, cantautore sempre molto attento alle tematiche dell'attualità e della cronaca. Fabrizio Mobrici, questo il vero nome, ha avuto il suo momento di maggiore popolarità nel 2007 con il trionfo al Festival di Sanremo, categoria Giovani, con la stupenda "Pensa", canzone incentrata sulla lotta alla mafia e dedicata alle figure di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino che gli valse anche il Premio della Critica. Dopo quel successo, però, Moro ha continuato a sfornare sempre brani di ottima fattura sia per se che per altri artisti. Le sue doti autoriali, infatti, ed il suo modo di osservare le realtà e metterla in un musica è un qualcosa che rimanda alla grande tradizione cantautorale italiana, storia un po' tralasciata dall'attuale offerta musicale nazionale dove prevale la banalità e la ricerca del rapido quanto inutile successo commerciale a "tempo determinato". Moro, invece, incarna proprio quello spirito espresso dai nostri grandi cantautori soprattutto tra gli anni '70 e '80 per mano e voce di Fabrizio De André, Franco Battiato, Ivano FossatiFrancesco Guccini, Roberto Vecchioni e così via per poi essere riproposto agli inizi degli anni '90 dalla scuola toscana targata Giancarlo Bigazzi con i vari Masini, Baldi, Vallesi fino a cadere quasi nel dimenticatoio mediaticatemente ed essere ripescato di tanto in tanto non permettendo alle nuove generazioni di legarsi a questo tipo di musica pensante pur avendo, tra le file dei nostri artisti, diversi elementi capaci di portare avanti con grande qualità questa tradizione che sta alla base della nostra musica e della nostra cultura. In "Fermi con le mani", pubblicato come inedito nell'album dal vivo "Atlantico Live" del 2011, Moro, autore del testo e coadiuvato da Pier Cortese per la musica, canta la vicenda di cronaca nera relativa a Stefano Cucchi, morto in circostanze ancora poco chiare nel 2009 durante la custodia cautelare al carcere Regina Coeli di Roma in seguito ad un fermo per spaccio di stupefacenti. La vicenda, grazie soprattutto all'impegno della sorella del ragazzo, Ilaria Cucchi, ha ottenuto fin da subito una grande risonanza mediatica volta a far chiarezza sulle cause del decesso e sulle presunte responsabilità delle forze dell'ordine e del personale medico dell'ospedale Sandro Pertini di Roma, luogo dove è avvento il decesso, sull'accaduto. Dal punto di vista processuale, in primo grado nel 2013, c'era stata l'assoluzione per gli agenti penitenziari e per gli infermieri mentre erano stati condannati con diverse modalità cinque medici del presidio ospedaliero. All'appello nel 2014, però, anche questi ultimi sono stati assolti ma il legale della famiglia Cucchi ha annunciato la volontà di appellarsi alla Suprema Corte di Cassazione mentre la sorella Ilaria continua nella sua campagna di sensibilizzazione mediatica. A fare eco, quindi, alla vicenda c'hanno pensato trasmissioni televisive, organi di stampa, gente comune ed anche diversi artisti che hanno voluto dar voce alla triste vicenda oltre all'amico pugile di Stefano Emanuele Della Rosa che dal 2010 ha messo in atto il "Memorial Stefano Cucchi". Fra gli artisti musicali, invece, che hanno voluto dare visibilità alla cosa oltre Moro ci sono stati, fra gli altri, Rocco Hunt, Jack La Furia, Piotta, Alessandro Mannarino e i 99 Posse. Come in "Pensa", quindi, Moro accende ancora una volta il pensiero su di una situazione delicata e da non dimenticare mai. Come la mafia, infatti, anche il caso Cucchi è una di quelle vicende italiane che rischia di essere insabbiata e trascurata una volta spente le luci dei riflettori mediatici ed è ciò che non deve accedere sia per rispettare la memoria di Stefano ma anche per far sì che i responsabili non rimangano impuniti ed anche affinchè cose del genere non si ripetano mai più sulla pelle di nuove vittime senza voce. Un plauso, quindi, a Fabrizio Moro ed a tutti quegli artisti che hanno dato voce a Stefano ed alla sua famiglia cercando di smuovere le coscienze ed il pensiero di chi tutti con la speranza che sia fatta giustizia al più presto e consentire, in questo modo, che Stefano possa davvero riposare in pace.            

Print
Repost
Per essere informato degli ultimi articoli, iscriviti:
Commenta il post