Si è spento improvvisamente ieri, durante un concerto al "Pala Ercole" di Polidoro in provincia di Matera, Giuseppe Mango. L'artista di Lagonegro, provincia di Potenza, che aveva compiuto da poco 60 anni è stato stroncato da un infarto mentre stava interpretando uno dei suoi maggiori successi e cioè "Oro", brano del 1986 pubblicato nell'album "Odissea" e scritto con Giulio Rapetti, in arte Mogol. Proprio quel brano, simbolo della sua carriera, che gli era valso tanti riconoscimenti e gli aveva permesso di consacrarsi nella musica italiana è stato fatalmente anche il suo addio al suo pubblico che, interrotto il concerto, è accorso all'ospedale dove però, Pino, è arrivato già senza vita. Il suo cuore, quindi, non ha retto all'ennesima emozionate interpretazione di quel cavallo di battaglia che ha segnato la sua storia artistica ed ha accompagnato gli anni di tanti suoi appassionati. In qualche modo, per un artista sensibile e raffinato come lui, non ci poteva essere addio migliore che su di un palco tra l'affetto dei suoi fans anche se, ovviamente, la giovane età e l'inaspettato malore, rendono questa notizia ancor più drammatica. Tra i successi di Mango c'era stato il Premio della Critica tra le Nuove Proposte del Festival di Sanremo 1985 con "Il viaggio" oltre a tanti brani come "Lei verrà", Dove vai", "La rondine", "Disincanto", "Ti porto in Africa" e tanti altri, scritti anche per altri artisti, che hanno arricchito con eleganza e qualità il nostro patrimonio musicale dagli anni '80 ad oggi.