"L'appuntamento" è un classico della musica italiana che nasca dalla traduzione in italiano di un brano di musica brasiliana dal titolo "Sentado à Beira do Caminho" scritta da Roberto Carlos Braga, in arte Roberto Carlos e da Erasmo Carlos, all'anagrafe Erasmo Esteves, ritenuti in Italia erroneamente fratelli, e pubblicata per la prima volta nel 1969 ed a sua volta ispirata al brano "Honey (I miss you)" scritta da Bobby Russell e interpretata da Bobby Goldsboro nel 1968. Il brano arriva presto in Italia nella versione brasiliana interpreta da Mina nel 1970 per l'album "Mina canta o Brasil" per poi essere adattata all'italiano da Bruno Lauzi. Il brano in italiano è snobbato da Mina che lo interpreterà solo successivamente mentre viene accolto da Ornella Vanoni che ne farà il suo cavallo di battaglia fin dal 1970 dove lo presenta alla Mostra Internazionale di Musica Leggera di Venezia vincendo la "Gondola d'oro" e pubblicandolo come inedito nella raccolta "Appuntamento con Ornella Vanoni" sempre nel 1970. La canzone poi farà da sigla alla trasmissione "Gran Varietà" e verrà utilizzata dalla Vanoni per la gara di "Canzonissima" ottenendo, quindi, subito una gran popolarità. Il testo del brano, in italiano come nella versione originale, parla di una vana attesa di una donna che accetta un appuntamento di uomo che, però, non arriverà mai. La protagonista giudica, fin dall'inizio del brano, un errore aver accettato quell'invito ma è convinta allo stesso tempo che, in una vita sentimentale non molto fortunata, un errore in più non conterà più di tanto nella sua vita. La donna è tanto presa dal desiderio di rivedere quell'uomo che già lo chiama amore e lo attende con ansia tra le lacrime di una, ormai palese, nuova delusione e la speranza di vederlo, da un momento all'altro, spuntare in lontananza. Dopo la lunga attesa, la donna, arriva persino a chiedere perdono per non aver resistito ancora del tempo ad aspettare e se ne torna nella sua triste vita resa ancor più inutile e inesistente dal mancato arrivo di quell'uomo che forse rappresentava la sua ultima speranza di rivalsa. La conclusione, inoltre, del brano: "...Adesso per sempre non esisto, non esisto..." paventa anche l'idea di un finale ulteriormente tragico. Non un brano allegro, quindi, in pieno stile brasiliano dell'epoca ma che risulta, anche nella versione di Lauzi, una canzone molto significativa ed emozionante che rispecchia l'anima di tante donne abbandonate e prive di speranza nel campo sentimentale. Proprio questo aspetto, oltre alla raffinata interpretazione regalata dalla Vanoni, sta alla base di questo successo immortale che ha fatto la fortuna dell'artista e forse ha portato qualche piccolo rimpianto anche a Mina per averla inzialmente snobbata pur essendo la prima ad averla proposta in Italia. Nel 2006, inoltre, il brano è stato riproposto da uno degli autori originali, ovvero, Roberto Carlos accompagnato da Andrea Bocelli mantre la stessa Vanoni lo ha ricantato in spagnolo nel 1972 con il titolo "Sentado a la vera del camino" per la raccolta destinata al mercato iberico "Lo mejor de Ornella Vanoni". Nel corso degli anni, però, sono state tante le versioni prodotte del brano in diverse lingue e con vari arrangiamenti musicali confermando la forza di un successo senza tempo che, almeno in Italia, rimarrà per sempre il fiore all'occhiello della lunga e ricca storia discografica di Ornella Vanoni.