"La notte dei pensieri" è uno dei brani più belli della ricca discografia di Michele Zarrillo ed è stata anche la chiave giusta che ha permesso al cantautore romano di spalancare le porte della musica che conta dopo oltre quindici anni di gavetta. Infatti, dopo diverse esperienze sia con il gruppo dei Semiramis, dove è voce e chitarrista, sia da solo prima come il nome d'arte, imposto dai discografici, di Andrea Zarrillo e poi con il suo nome reale, l'artista, è in cerca di quel successo che gli permetta di entrare in quel mondo che già sente suo a tutti gli effetti. La prima gratificazione arriva nel 1978 con la vittoria del Festival di Castrocaro con "Indietro no" ed inizia a collaborare per alcuni grandi nomi Renato Zero ed Ornella Vanoni. Ma la vera occasione arriverà al suo terzo Festival di Sanremo tra le Nuove Proposte nel 1987. Infatti, dove non era riuscita "Su quel pianeta libero" nel 1981 e, addirittura, la stupenda "Una rosa blu" nel 1982, ci arriva "La notte dei pensieri". La vittoria al Festival, che allora rappresenteva un reale punto di partenza ed un traguardo raggiunto parteciparvi tra i Big visto che a Zarrillo, per esempio, non erano bastate due precedenti partecipazioni per essere ammesso nella categoria superiore a differenza di oggi dove basta davvero poco per gareggiare tra i Campioni anche da perfetti sconosciuti. Il brano, scritto da Zarrillo con Luigi Albertelli e Luigi Lopez, stravince e batte nomi che, a loro volta, avrebbero presto trovato un loro posto nella discografica che conta come Andrea Mirò, Mariella Nava e Paola Turci. La canzone viene incisa in un 45 giri insieme "E intato vivo" per poi essere inserita in diverse raccolte e live futuri dell'artista. Il testo parla di un uomo che riflette sui propri errori del passato in un rapporto sentimentale, al momento chiuso, ma che lui cerca di riaprire una volta e per sempre. I pensieri di quella notte, che vede gli amanti separati, sono quindi diretti ad un futuro d'amore senza più contrasti, gelosie ed incomprensioni ed alla convinta ricerca di riavvicinamento definitivo che possa amplificare quel sentimento che, in realtà, non si è mai spento. Una ammissione sincera, quindi, di colpe ed una promessa che il protagonista porge alla propria donna insieme alla proposta di prenderla con sè per la vita. Una bellissima dichiarazione enfatizzata da una musica coinvolgente e dalla solita delicata e affascinante interpretazione di uno degli artisti più romantici del nostro panorama musicale. Uno stile unico che ha appassionato e colpito diverse generazioni e che ancora oggi non tende a scemare bensì continua ad attirare pubblici diversi anche grazie ad una esperienza che ha portato, negli anni, maggiore maturità e consapevolezza nelle proprie capacità che hanno permesso l'artista di toccare tematiche sociali non perdendo mai la sua garbata cifra stilistica. D'alto canto, per un artista che canta in prevalenza l'amore, non è facile non cadere nel banale e ciò Zarrillo non l'ha mai fatto neanche nelle prime esperienze e, già questo, rende l'idea della bravura, della passione e dell'attenzione che Zarrillo mette nelle sue produzioni e che gli ha permesso di essere, con pieno merito, tra i grandi della nostra musica.