1. Alberto, tu sei uno di quei cantautori che ha scelto questa strada per passione. Senza l'appoggio dei media nazionali e con le proprie risorse sei arrivato a pubblicare tre album mescolando la tradizione del Cilento, tua terra d'origine, alle musicalità country, blues e folk rock più vicine alla cultura americana che alla nostra melodia italiana. Da dove nasce la passione per la musica? E per questo tipo di generi musicali?
La familiarità con la musica americana nasce dai Creedence Clearwater Revival, mio fratello maggiore aveva tutta la discografia in stereo 8 e i 45 giri. E' stato l'unico gruppo che mi ha colpito subito musicalmente (forse perché erano fuori dal coro). Tutti ascoltavano i commerciali Beatles, Rolling Stone, Deep Purple, etc. Io ho preferito sempre non seguire la massa, ma farmi una mia identità musicale, in seguito con i Dire Straits e Bruce Springsteen. Ovviamente ho ascoltato anche molta musica italiana, da Celentano, i Pooh, Little Tony, Battisti e Bennato. Ancora oggi, come nome quasi nessuno conosce i Creedence, ma alle prime note di "Proud Mary", "Have you evere seen the rain?", "Up around the band", etc, che nei miei live non mancano mai, tutti a urlare. Mi ha sorpreso la voce e la grinta di John Fogerty e i suoi Creedence, con brani corti, con la massimo tre accordi, arrivavano subito alla gente, in soli 4 anni John Fogerty ha scritto sette album.
2. Come detto, tu autoproduci i tuoi lavori che scrivi e arrangi da solo. Forse è questa la ragione che ti ha portato ad incidere il tuo primo album solo nel 2008. Le difficoltà, in questo mondo e con questi mezzi, evidenti. Come sei riuscito a realizzare il tuo sogno ottenendo anche grandi soddisfazioni solo con la propria forza?
Ho inciso il mio primo album nel 2008 perché mi sono affacciato alla musica solo nel 2007, riuscendo a scrivere in un anno, testi e melodia, poi l'arrangiamento in midi, e con la collaborazione di Antonello D'Urso, ho inciso in studio di registrazione, con professionisti. Dopo il primo album, "Scusate il ritardo", ho provato a contattare case discografiche, ma non mi hanno nemmeno risposto. E' stato molto difficoltoso con i pochi mezzi finanziari a disposizione e senza la collaborazione di una casa discografica. Sai è facile incidere dischi, quando hai la collaborazione di chi ti corregge i testi e gli arrangiamenti e quando hai un coach per la voce. Quanti artisti famosi possono vantarsi di aver scritto, arrangiato e prodotto i propri album?La maggior parte degli artisti famosi non scrivono i testi, o le melodie, o gli arrangiamenti. Sono molto soddisfatto del mio lavoro musicale nato dal nulla, creato tutto da me, ma in certi momenti preferirei essere meno soddisfatto, ma avere più riconoscimenti e successo.
3. Tra tutti i tuoi brani qual è quello che ti rappresenta di più? Quale, invece, quello di un tuo collega ti sarebbe piaciuto scrivere?
Tutti i brani che ho scritto mi rappresentano e sono tutti "pezzi" di me, di ricordi d'infanzia, di vita e di famiglia. Ma brani come "Nato nel Cilento" (Qua mi sono ispirato a "Born on the Bayon" e a "Born in U.S.A."), "Quando sei nato" (dedicato a mio figlio), "Proteggi la tua vita" (brano nato sulle continue notizie di incidenti stradali con vittime giovani), "Scusate il ritardo", "Ritorniamo alle nostre origini", "Chiedersi perché" e tutto l'album in dialetto, mi rappresentano molto. Non avrei MAI voluto scrivere il brano "23 Febbraio 1930" (per la perdita di mio padre nel 2009). Mentre mi sarebbe piaciuto aver scritto brani come "Terra promessa", "Vivere" di Vasco, "A muso duro", "Je so' pazzo", "Napule è", "Willy il coyote", "Donne", "Certe notti"...
4. Qual è il tuo metodo di scrittura? Hai brani nel cassetto?
Tutti i brani nascono con la chitarra, a volte scrivo prima il testo, a volte prima gli accordi, spesso la melodia nasce a passeggio, in montagna o al mare, e vicino al camino nella mia casa nel Cilento. Poi decido il genere musicale e infine l'arrangiamento. Ho molti brani nel cassetto, il quarto album scritto con testi e musica in italiano pronto da incidere e alcuni brani del secondo album in dialetto.
5. C'è qualche artista con il quale ti piacerebbe collaborare in futuro?
Mi farebbe piacere collaborare con artisti "non presuntuosi", con quello che non ti guardano dall'alto in basso. Sai ho provato a contattarne parecchi, MA IN POCHI HANNO RISPOSTO. Non mi dispiacerebbe collaborare con Eugenio Finardi, Pino Daniele, Bennato, Fiorella Mannoia, Paola Turci, Giorgia... anche per eventuali duetti.
6. Cosa pensi dei talent show? Parteciperesti? E del Festival di Sanremo? Conti di arrivarci?
Non amo i talent show e a mio avviso decidono già prima chi avrà successo e chi no. Ma soprattutto non sopporto che l'esibizione avviene con brani famosi, dove la melodia è conosciutissima. Si punta molto sull'intonazione, ma non sulla validità dell'artista a 360 gradi. Cioè per me l'artista non è solo saper cantare un brano famoso e parecchi non conoscono la differenza tra "Cantautore" e "Cantante". A mio avviso oggi giorno è più facile fare musica, ma è più difficile emergere, e sono convintissimo che parecchi artisti italiani nati musicalmente negli anni '80, oggi famosi (non faccio nomi), non sarebbero mai emersi in questo periodo. Non mi sono mai nemmeno scritto a un talent show e non ci parteciperei mai come concorrente, credo sia solo un modo di apparire e non sopporto le marionette dei "giudici musicali", parecchi non appartengono all'ambito musicale e altri sono dei pagliacci. Seguo il Festival di Sanremo da piccolo e credo che sia stata ed è la migliore vetrina musicale per emergere, anche se ultimamente la qualità musicale è scadente, questo anche per colpa dei talent show, e non sopporto alcuni generi musicali, non adatti all'evento. Io ci andrei già dal prossimo Festival, a proposito ho due brani (già depositati) nel cassetto per quest'occasione, uno dedicato alle donne e l'altro alla vita. Ma sinceramente non saprei nemmeno a chi rivolgermi per candidarmi, primo perché ho superato gli anni per le nuove proposte e poi perché attualmente non ho un'etichetta o una casa discografica. Anzi, a proposito, uso questa intervista per chiedere informazioni a chi può darmele: Vorrei candidare due miei brani al prossimo Festival di Sanremo come Big, come faccio? Sono pronto anche a collaborare o cedere qualche brano a un'artista, sarebbe il mio sogno andare a Sanremo, soprattutto dopo aver visto l'ultima edizione, con artisti non famosi. Spero tanto di arrivarci, ma non ne faccio una malattia, sai alla mia età ho imparato ad avere i piedi per terra.
7. Chi sono i tuoi miti musicali? Cosa ascolti oggi? Cosa pensi della situazione attuale della nostra musica? Cosa consiglieresti ad un giovane che sogna di fare il cantautore?
I miei miti musicali sono ormai artisti datati, l'elenco è molto lungo: da John Fogerty, Neil Young, Bob Dylan, Mark Knopfler, Bruce Sprengsteen, Jhonny Lee Hooker, B.B. King, il primo Bennato, il primo Pino Daniele...Tutto in VERO Blues, in vero Rock e il Country. Non sopporto alcuni generi musicali come il Rap e la musica cosidetta satanica. Oggi ascolto le stesse cose che ascoltavo prima di essere un cantautore, ma non mi spiace la musica attuale, quella vera, ancora suonata e tutta la musica che non fa "rumore". La situazione attuale della musica la vedo molto nera, come la situazione in generale. La nascita di internet, dei negozi digitali e di tutte le applicazioni portatili, hanno dato la botta finale alla musica, facendo emergere molta musica "spazzatura". Poi ci sono le radio che non aiutano di sicuro artisti senza contratto musicale, facci caso in radio passano, oltre ad artisti stranieri, sempre i soliti artisti, li conti sulla mano. E' facile far diventare un brano famoso quando lo martelli oltre 10 volte al giorno in tutte le radio famose. Vorrei fare una prova, avere una possibilità di bombardare per un mese un mio brano nelle radio famose italiane e poi assaporarne il risultato. In radio passano ciò che impongono le case discografiche!!! Il mio consiglio a chi vuol fare il cantautore è soprattutto essere se stessi, ascoltare i consigli ma MAI farsi dire di non essere capaci di realizzare i propri sogni, provarci SEMPRE. Ricordo sempre un brano del grande Pierangelo Bertoli, e consiglio di farne tesoro per chi non lo conosce, il brano è "A muso duro". In questo brano è racchiusa la risposta alla tua domanda. Proprio in questi giorni passano una pubblicità in tv di un gruppo famoso, vestiti da "pagliacci" per il prossimo evento musicale. Mi spiace, mai io queste pubblicità non le sopporto.
8. Il tuo ultimo album "Chisto è 'u Cilento" del 2013 è tutto in dialetto cilentano mentre le sonorità restano country, blues e folk rock. Come nasce questo progetto? Che messaggio intende lanciare?
L'album "Chisto è u' Cilento" nasce dal fatto di onorare le proprie radici, anche se ho lasciato la mia terra dall'83 per lavoro, sono stato sempre legato e presente nel mio Cilento. Ispirato da brani famosi popolari, ho cercato di creare un progetto "dialettale" ma diverso, non con le solite sonorità e i soliti testi. Ho cercato di mettere in musica usi, consetudini, fatti accaduti e soprannomi come "U' Zulluso", "U' Chiachiello". Ma il brano "Chisto è u' Cilento" è stato il massimo della mia ispirazione (ti consiglio di ascoltarlo e di pensare che sia il luogo dove sei nato e cresciuto). Ricordo che non solo la corista si è commossa quando l'abbiamo registrato. A proposto l'album è stato registrato nel Cilento con musicisti del posto. Per poi passare al brano "Vu' porto cà o friscco" per onorare l'ospitalità Cilentana, al brano blues in stile Delta Blues "Buongiorno Blues", con un testo voluto. Infine al brano "A strada pì rivizzieddi" (un brano che parla della via del cimitero). Questo brano è nato sulle note di un famoso cantico dell'800, sulle note di "Greensleeves", con un arrangiamento tra Classico e Rock, con un testo che ancora adesso ne sento il perso per averlo scritto. Non so se posso parlare di messaggio, ma con questo album ho cercato di far capire che si può fare musica in dialetto senza per forza le solite "Tarantelle" e "Tammurriate", ma con un Folk moderno, vedi il brano "Indo u' Cilento", con il Country, il Rock con "A casa goppa a' cullina" (sulle note della famosa canzone popolare degli Animal "The house of the rising sun", fatta anche dai Pooh), con il Rock'n'Roll, vedi il brano "Si turnata ca' panza annandi", e con il Blues.
9. Che progetti hai per il futuro? Quali saranno i prossimi appuntamenti che ti vedranno protagonista?
Ho molti progetti per il futuro, a settembre al 95% firmo con un'etichetta indipendente, in autunno dovrebbe partire la mia tournée in teatri minori, auditoruim, palazzetti e locali, con professionisti di calibro: Pierluigi Mingotti (bassista di Guccini e Loredana Bertè), Ivano Zanotti alla batteria (Vasco Rossi, B.B. King, Loredana Bertè), Antonello D'Urso alla chitarra (Angelo Branduardi e Luca Carboni), Aristide Garofalo alla chitarra (uno dei migliori chitarristi del Cilento e non) e Michele Petruzzelli al sax, tastiere e cori. Comunque sono appena rientrato da una tournée estiva, tra tributo ai Creedence Clearwater Revival e mio repertorio, tra Emilia Romagna e pizze del Cilento, tra cui Marina di Camerota (un concerto di beneficenza per la "Vacanza del Sorriso"), ad Agnone Cilento (in occasione del "Blu Day" del comune di Montecorice) e un concerto acustico nella magica atmosfera del castello di Castellabate, SA. Anche andare in studio per il quarto album in lingua italiana... e magari propormi per il prossimo Festival di Sanremo, se trovo il modo di presentare i miei brani (hahahhahha). Ma il vero sogno di un cantautore, almeno il mio, è quello di portare in giro la propria musica, fare dei live anche all'estero magari anche nelle comunità italiane/cilentane, e qui faccio appello ai responsabili del settore: Non facciamo morire anche la musica live, ma con L maiuscola, senza basi nascoste o sequenze. Diamo spazio anche a nuovi progetti e non solo a gruppo che fanno le solite cover. In questo settore (ma anche in altri) purtroppo l'Italia è indietro di parecchio. All'estero c'è ancora spazione per nuovi artisti e musica live.
10. Alberto, ti ringrazio della disponibilità e augurandoti sempre buona musica ti chiedo, in conclusione, un saluto per tutti i lettori di "La musica che gira intorno...". Grazie
Saluto di cuore lettrici e lettori di "La musica che gira intorno...". Gli artisti, soprattutto famosi, non sarebbero niente senza gli appassionati di musica, li saluto con un piccolo e ingenuo messaggio: Ascoltare anche brani di artisti non famosi, magari ad occhi chiusi e senza sapere chi è, e se vi va di cliccare "Mi piace" sulla mia pagina facebook. Grazie a te Marco per la tua professionalità ma soprattutto per la disponibilità nel dare spazio a che a voci "fuori dal coro" come me. Un abbraccione a te, a tutte le lettrici e i lettori. Ciao e a presto. Questi sono i miei contatti: www.albertodamiani.it - www.facebook.com/damianialberto - www.twitter.com/damianialberto.
Alberto Damiani