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A cura di Marco Liberti

La musica che gira intorno...

A cura di Marco Liberti

Sanremo 2018: Battute finali

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Sanremo 2018: Battute finali

Conclusosi il Festival è ora di tirare le somme su questa edizione che ha visto, come previsto, la vittoria di Ermal Meta e Fabrizio Moro. La vittoria annunciata è stata messa in atto grazie alla caratura mediatica e radiofonica dei due artisti oltre al peso specifico del brano che, pur non essendo il migliore del Festival, ha un suo perché ed è comunque il più meritevole del trittico giunto a giocarsi il primato. Tra l'altro, il brano, trattando il tema del terrorismo e citando i vari attentati che hanno fatto tremare l'Europa, può portare i due a fare risultato anche al prossimo Eurovision Song Contest. Quindi, alla fine, diciamo che questa ci può stare anche se, artisticamente parlando, sicuramente i brani di Luca Barbarossa e Ron avrebbero meritato di più. Per ciò che riguarda l'accusa di plagio riferita a Meta-Moro c'è da dire che di plagio non si può parlare ma di brano non inedito, almeno nel ritornello, essendo già stato proposto dallo stesso autore, Andrea Febo, alle selezioni di Sanremo giovani del 2016. In quell'occasione il brano cantato da Ambra Calvani e Gabriele De Pascali non fu ammesso in gara e quindi non arrivò mai al grande pubblico. La scelta non è stata facile per Baglioni e company che si sono appellati al fatto che le parti uguali del testo non superano il 30% del totale per consentire ai due di continuare la gara. È vero, però, anche che in passato qualcosa di simile avvenne a Loredana Bertè e direttore artistico Pippo Baudo non esitò a squalificarla dalla gara suscitando si l'ira dell'artista e dei suoi fans ma eliminando anche ogni sorta di dubbio sulla regolarità della kermesse. In conclusione, a parte le polemiche, è stato un Festival accettabile per ciò che riguarda l'offerta musicale ma molto meno per la conduzione e per la gestione di certe situazioni. Si auspica, quindi, per il futuro il ritorno di un vero professionista del palco al comando congedando con tanti ringraziamenti il signor Baglioni e chiedendogli di avere il coraggio, mai avuto in carriera, di presentarsi in gara il prossimo anno e non di sfruttare Sanremo solo quando fa comodo.

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