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A cura di Marco Liberti

La musica che gira intorno...

A cura di Marco Liberti

"Firenze madre": Baldi e Azzurri la dedicano alla loro città

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"Firenze madre" è un brano dedicato alla città di Firenze da due artisti toscani nel 2014, Aleandro Baldi e Riccardo Azzurri. Scritta e suonata a quattro mani, Azzurri al pianoforte e Baldi alla chitarra, la canzone, è stata realizzata nell'ambito di un progetto di musicoterapia per promuovere il benessere psico-fisico che può scaturire dalla forza della musica. Ovviamente, l'idea di questa, nasce dalla volontà dei due artisti di dedicare un brano alla loro bellissima cittò, vera capitale della cultura italiana. In realtà Baldi, Civai all'anagrafe, è nato a Greve in Chianti e, quindi, in provincia di Firenze mentre Riccardo Azzurri è proprio originario del capoluogo toscano. Tra l'altro, alla canzone, è stata data grande visibilità sia da Leonardo Pieraccioni, altro grande figlio di Firenze, che l'ha riproposta sui suoi canali social e anche durante La Partita del Cuore del 19 maggio 2014, quando allo stadio Franchi di Firenze, i due artisti hanno avuto la possibilità di eseguire il brano davanti ad una platea di oltre 40 mila persone. L'apporto, quindi, della Nazionale Cantanti, come sempre si è rivelato fondamentale ed il brano, come il progetto a quale era legato, si sposava benissimo con l'evento benefico svoltosi nella città di Firenze. Il testo è, quindi, un omaggio alla bellezza di una città unica come Firenze, culla del Rinascimento italiano e luogo che racchiude la gran parte del patrimonio artistico e culturale dell'Italia intera. Un omaggio dovuto, dunque, di due figli che sono partiti da lì per poi entrare nel grande mondo dello spettacolo e della musica italiana. Tra l'altro, il brano, è anche l'ultimo progetto discografico inedito di Aleandro Baldi che trova sempre molte difficoltà a pubblicare nuovi lavori nonostante sia in piena attività e continui a provare nuove strade per riottenere quella visibilità che gli spetterebbe e che ha dimostrato di meritare nei suoi favolosi anni '90. Dopo il boom, infatti, Aleandro ha avuto ostruzioni mediatiche di ogni tipo: dall'incredibile chiusura dovuta all'exploit di Andrea Bocelli che limitò il suo cammino perché secondo qualcuno l'industria discografica non poteva permettersi di puntare nello stesso periodo su due artisti non vedenti fino all'ultimo no, legato sempre all'handicap dell'artista, ottenuto dai vertici Rai in occasione di Castrocaro dove, il conduttore Pupo, l'avrebbe voluto in giuria. Pupo ha reso pubblica la cosa e Aleandro lo ha ringraziato confermando che non smetterà mai di combattare queste ingustizie e continuerà a fare musica ricordando anche una frase che gli era stata riportata in un'altra occasione in cui si diceva che "in televisione Aleandro Baldi mette tristezza al pubblico". La sua qualità e le sue grandi capacità autoriali, però, non gli permettono di fermarsi davanti a queste cose e, come lui stesso ha confermato, non smetterà mai di combattere questi pregiudizi anche per chi non ha voce per farlo. Inoltre, come ha sottolineato anche Pupo, Aleandro artisticamente è sicuramente molto meglio di tanti altri che godono oltre misura di spazi televisivi e radiofonici ed è stato giusto, quindi, rendere nota questa ennesima triste vicenda per informare il pubblico su ciò che Aleandro continua a subire ormai da diversi anni. Si spera che, prima o poi, la meritocrazia abbia la meglio e l'arte di Aleandro torni con tutta la sua forza e la sua poesia nella platee che merita.     

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